NewsIl cardinale Bertone ai caracciolini: liberarsi di tutto per servire il prossimoL'incontro con Benedetto XVI durante l'udienza generale in piazza San Pietro; la messa celebrata dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, nella Basilica Vaticana: così l'ordine dei chierici regolari minori ha concluso mercoledì mattina, 4 giugno, l'anno giubilare caracciolino nel quarto centenario della morte del fondatore.Un migliaio di persone tra sacerdoti e professi della famiglia religiosa e devoti del Santo hanno animato il pellegrinaggio giubilare per ricordare anche il bicentenario della canonizzazione di Francesco Caracciolo.Dall'altare della Cattedra il cardinale Bertone ha salutato il preposito generale dell'ordine, padre Raffaele Mandolesi, e i vescovi delle diocesi in cui i caracciolini oltre che a Napoli - di cui il fondatore è compatrono - sono presenti: Bruno Forte di Chieti-Vasto, Domenico Angelo Scotti di Trivento, Lorenzo Loppa di Anagni-Alatri e Enzo Dieci ausiliare di Roma.All'omelia il porporato si è soffermato sul quarto voto dei caracciolini di non ambire a dignità ecclesiastiche e di coltivare una dedizione particolare per il mistero del Santissimo Sacramento.Una spiritualità eucaristica, alimentata dalla "preghiera circolare continua", secondo una pratica devozionale diffusa anche oggi. "Per servire bene il prossimo occorre liberarsi di tutto" ha spiegato il segretario di Stato, sottolineando l'attualità del carisma del Santo sacerdote, nato a Chieti e morto ad Agnone.Piccola famiglia con un centinaio di membri, i caracciolini sono attualmente presenti oltre che nelle regioni centro-meridionali d'Italia - dov'è il Santo è venerato come protettore dei cuochi - anche in Germania, negli Stati Uniti, nella Repubblica emocratica del Congo, in Kenya, in India e nelle Filippine.Osservatore RomanoRoma, 5 giugno 2008Condividi pagina