Non solo assistenza, ma Insieme per trovare soluzioni | Diocesi di Trivento

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Non solo assistenza, ma Insieme per trovare soluzioni

Non solo assistenza, ma Insieme per trovare soluzioniChiara Santomiero riporta, sul Sir-regione, n. 40 - 10 giugno 2009, l’opinione di Umberto Berardo, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro della Diocesi di Trivento di Filippo Poleggi, presidente del Movimento dei consumatori del Molise, e di don Alberto Conti Direttore della Caritas Diocesana di Trivento e coordinatore dei direttori diocesani della Caritas in seno alla CEAM.


A gennaio 2009, l’esecutivo della Regione Molise ha annunciato una serie di misure per “combattere la crisi finanziaria in atto a livello nazionale e internazionale”. Due i principali filoni di intervento: famiglie ed imprese. A favore delle famiglie è prevista la moratoria delle tariffe degli enti sub-regionali; la moratoria per le tariffe dei servizi pubblici locali (con particolare riferimento
ad un accordo quadro per le mense scolastiche e il trasporto pubblico locale); l’abbattimento degli oneri sostenuti dai meno abbienti per i rifiuti solidi urbani tramite l’utilizzo della quota dei proventi regionali derivanti dalla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani; un accordo con le principali associazioni di categoria - in particolare Confcommercio e Confesercenti
– per definire un paniere di prodotti scontati; l’individuazione di un ticket sanitario differenziato. A questi provvedimenti si è aggiunto (con un finanziamento di 230 mila euro) il “prestito d’onore”, cioè un aiuto economico per le famiglie che si trovano in una temporanea situazione di disagio socio-economico a causa della crisi, che varia da un importo minimo di 500 euro fino
a un’entità massima di 5000 e che può essere utilizzato per pagamento di canone di locazione e bollette, spese sanitarie e scolastiche e anche per risolvere debiti precedentemente contratti.

Il pacchetto di provvedimenti a favore delle imprese prevede l’attivazione immediata di un fondo di garanzia con la finalità di agevolare l’accesso al credito da parte delle singole imprese e/o loro raggruppamenti e il consolidamento dei debiti che consiste nella possibilità, da parte della Regione, di garantire la trasformazione di anticipazioni, affidamenti, prestiti a breve in debiti a medio/lungo termine. Si punta, inoltre, a realizzare una procedura che consenta di pagare i debiti regionali sia verso privati che verso Enti pubblici, e quindi indirettamente verso le imprese collegate, con estrema velocità, ritenendo questo uno dei fattori più importanti per creare liquidità nel sistema. Sono previsti, infine, strumenti finanziari per la capitalizzazione delle imprese e per favorire l’operatività dello strumento “Artigiancassa”.

Per il Piano anticrisi regionale si prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro per il fondo di garanzia e di almeno 30 milioni per le restanti misure, alle quali si aggiungono 270 milioni delle linee guida sullo sviluppo locale e 30 milioni circa per il Piano “obiettivi di servizio”. In totale verranno messi a disposizione 350 milioni di euro, in larga parte attinti dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo sociale europeo 2007-2013. Nella seduta del 20 febbraio scorso, la Giunta regionale ha approvato un primo pacchetto di provvedimenti per 101 milioni di euro destinato a politiche di tutela attiva della disoccupazione e di stimolo alla crescita economica.

Oltre le proposte. “Aspettiamo di vedere i provvedimenti concreti legati all’attuazione del piano anticrisi proposto dalla Regione e gli effetti che avranno sulle famiglie e sul sostegno ai redditi”: è il commento di don Alberto Conti, direttore regionale della Caritas di Abruzzo e Molise. “Ogni misura – ha proseguito Conti – in questo momento è importante, ma soprattutto è necessario che sia tempestiva, perché gli effetti della crisi stanno diventando sempre più preoccupanti”. La
prima emergenza sul territorio regionale è quella occupazionale: “diverse aziende hanno chiuso e molte hanno posto gli operai in cassa integrazione. Grandi stabilimenti come la Fiat di Termoli e la Sevel della Val di Sangro non hanno rinnovato il contratto ai lavoratori interinali, azzerando di colpo la fonte di reddito di molte giovani famiglie”. “In occasione della festa di S. Giuseppe – ha ricordato Conti – i quattro vescovi del Molise hanno affidato a un messaggio congiunto la forte preoccupazione per la situazione occupazionale della regione, chiedendo alle istituzioni un supplemento d’impegno rispetto ad alcuni casi di crisi aziendale”. Per quanto riguarda le famiglie “è necessario conoscere nei particolari come sarà possibile accedere alle forme di intervento previste e per quali tipologie di soggetti, compreso il prestito d’onore, una misura positiva che potrebbe aiutare a risolvere situazioni di temporanea difficoltà”. A questo proposito, ha concluso Conti, “sarebbe importante creare un collegamento con le misure di intervento che si stanno ponendo in essere in ambito ecclesiale, sia a livello di assistenza che attraverso progetti di microcredito”.
E’ d’accordo con questa analisi Umberto Berardo, responsabile dell’Ufficio di pastorale sociale
e del lavoro della diocesi di Trivento. “In questo momento i provvedimenti varati dalla regione mancano di delibere attuative che rendano gli effetti visibili sul territorio”. In generale, rispetto alle imprese, “E’ necessario che i finanziamenti non vengano erogati a pioggia, ma in ordine alle capacità manageriali e alla ricerca ed innovazione tecnologica”. Per risolvere alcuni casi importanti di crisi aziendali sul territorio regionale “è necessario non solo intervenire a sostegno dell’occupazione, ma anche pretendere un altro management laddove quello attuale ha fallito, altrimenti non si avranno garanzie sul prosieguo futuro dell’attività”. “A livello ecclesiale – ha proseguito Berardo – è più che mai importante sollecitare una riflessione su queste tematiche che sia di stimolo anche per le amministrazioni e la classe politica per cercare delle soluzioni condivise”. In proposito sarebbero auspicabili: “tavoli di confronto con tutte le forze presenti sul territorio per individuare strade possibili di sviluppo delle diverse aree regionali”.

Intervenire subito. Secondo Filippo Poleggi, presidente del Movimento consumatori del Molise, “quello del varato dal governo regionale è un pacchetto ben articolato di proposte, ma si tratta solo di un primo intervento, non sufficiente ad arginare la crisi”. E’ necessario, quindi “prevedere successivi interventi reperendo nuove risorse e, nel contempo, intervenire subito perché i segnali che giungono sono allarmanti”. “Soprattutto per chi non può contare su un contesto economico-familiare integrato – ha proseguito Poleggi -, per esempio con una casa di proprietà, e deve basarsi solo sullo stipendio, la situazione può diventare disperata qualora questo reddito venga ridotto o cessi”. Per questo sarebbe importante intervenire “sul pagamento delle tasse con minori oneri per disoccupati e cassaintegrati”. La prospettiva, secondo Poleggi, “non deve essere quella dell’assistenza ma dell’aiuto ad uscire dall’emergenza incentivando l’auto-promozione”.Chiara Santomiero - Sir-regione19 giugno 2009

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