NewsALTO MOLISE: lo spopolamento è un problema reale e drammaticoIn Agnone si è tenuto a fine giugno un Convegno sulla desertificazione del nostro territorio.Nel suo intervento, Don Alberto Conti ha ricordato il tentativo della Caritas di contrastare la minaccia dello spopolamento, che ne portò, già nel 1992, all’aperta denuncia con la comparsa di articoli su Famiglia cristiana e La Repubblica, impegno che non raccolse i suoi frutti, in quanto l’associazione venne addirittura tacciata di “terrorismo psicologico”. Mentre l’invito, rivolto alle autorità politiche, era, ed è tuttora, a non trascurare i disagiati, a non sacrificare sempre i più deboli, condannandoli all’isolamento e alla conseguente povertà.Don Alberto Conti, che poi ha sottolineato quanto la gioventù rappresenti una delle risorse maggiormente inutilizzate a causa della caduta di valori come quello della cultura del lavoro, la quale ha lasciato spazio alla politica dei favori, alla ricerca del posto sicuro.I giovani, secondo Don Alberto Conti, dovrebbero inventare il proprio lavoro e valorizzare ciò che abbiamo, seguendo un comune progetto di risollevamento delle sorti del nostro territorio sotto ogni punto di vista, rendendolo un fattore d’interesse generale, perché la morte delle zone interne del Molise causerebbe l’inevitabile morte di tutto il Molise.I nostri bellissimi territori, specchio di una società antica e dignitosa, in parte ancora autentica e incontaminata, chiedono più fatti e meno parole, vogliono essere salvati, chiedono la valorizzazione delle loro risorse e maggiori investimenti su di esse, che riguardino i boschi, l’agricoltura montana, l’allevamento, il turismo, la rete viaria, l’artigianato e quant’altro di buono essi offrano.Auguriamoci che l’impegno a favore dell’Altomolise venga ricompensato e che quest’area recuperi tutto l’interesse, l’importanza e il valore che essa certamente merita.Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali - Comunicato StampaAgnone (IS), 5 luglio 2010Condividi pagina