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Un forte e caloroso grazie di cuore al nostro Papa
Un forte e caloroso grazie di cuore al nostro Papa, prima che di tutte le altre parole di stupore e di tristezza, per il suo gesto unico ed inatteso di grande coraggio e di vera umiltà.
Se c'è tristezza perché, tra meno di un mese, non ascolteremo più le sue illuminate ed illuminanti catechesi, resta grande la soddisfazione per aver conosciuto, amato ed apprezzato un Pontefice così pieno di dignità e ricco di fede, il quale con questo gesto di responsabilità ci riconferma che le persone come lui, dalla grande intelligenza e dalla schiena sempre diritta, resteranno nella storia come figure indimenticabili e nel cuore dei fedeli saranno sempre amate e venerate.
Ci sentiamo semplicemente come orfani. Ma ringraziamo Dio perché Benedetto XVI ci ha insegnato a fidarci e ad abbandonarci totalmente nelle mani del Signore.
Rileggiamoci con fede e con spirito di preghiera la traduzione delle sue parole di commiato e continuiamo a pregare lo Spirito Santo per la Chiesa, per lui e per il suo futuro successore."Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio". Ufficio comunicazioni sociali12 febbraio 2013