Riflessioni

Ogni pomeriggio, puntualmente, più o meno la stessa cosa

Ogni pomeriggio, puntualmente, più o meno la stessa cosa, dai nuvoloni neri, che progressivamente ricoprono il cielo, viene giù una pioggia violenta e abbondante.

Gocce di pioggia rimbalzano sul rovente selciato della piazza, che in un baleno si spopola di gente: sono gocce dal suono ritmato, quasi maliziosamente lugubre, sono gocce che veramente penetrano nell'animo. Sono gocce che il vento di burrasca spinge fin dentro le finestre aperte. Nel mentre l'umida terra emana un forte odore di selvatico, i lampi improvvisi guizzano rapidi nel cielo e il sordo boato del tuono si spande per tutta la verde vallata.

Mi sovviene allora, spontaneamente, dei versetti della Bibbia: "Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare..." (Isaia 55, 10)

Mentre gli alberi si abbeverano felici, mi sembra che tutta la natura intorno respiri di una sua misteriosa spiritualità. C'è sempre una pioggia benefica che parla all'anima, che ti invita a cercare la pace dentro e fuori di te. È il mistero della vita che ti fa capire come abbiamo tutti bisogno del benefico refrigerio che viene dall'alto sui nostri animi affannati, ancor che si vivono situazioni difficili e surriscaldate.

Anche quando la pioggia prende la forma di una dura tempesta, tanto è la forza con cui innumerevoli gocce ci investono, essa ci rende sempre candidi e vigorosi, mentre riesce a placare persino gli animi esacerbati. Così la fede è più o meno come una tenue e sottile pioggia che ci bagna senza che ce ne accorgiamo lasciandoci continuamente zuppi gioia, quasi senza mai stancarci.

È proprio allora che penso: nulla più può affliggermi, or che mi ritrovo ristorato e rinvigorito dalla grazia e dalla fede nel Signore! don Mimì FazioliTrivento (CB), 23 luglio 2013

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