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Solenne Concelebrazione per la chiusura dell'ANNO DELLA FEDE

Domenica 24 novembre alle ore 17.00 in Cattedrale si terrà la celebrazione conclusiva dell’Anno della Fede: presiederà la concelebrazione l’Arcivescovo Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario Militare emerito.

Sarà una celebrazione di ringraziamento per la felice intuizione di papa Benedetto XVI che nell’indire l’Anno della Fede scriveva: “Fin dall’inizio del mio ministero come Successore di Pietro ho ricordato l’esigenza di riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo” (Porta fidei, n. 2).

Anche Papa Francesco durante l'omelia a Santa Marta, il 24 ottobre scorso, svolgendo la sua riflessione a partire da San Paolo, ha spronato noi cristiani a vivere pienamente nell'esempio di Gesù, dicendo: "Accettare la fede senza viverla è essere cristiani a metà".

Per non disperdere quanto seminato in quest’anno di riflessione e di programmazione, ci ritroveremo tutti in Cattedrale, nella preghiera comune e nell’impegno reciproco di sacerdoti e fedeli laici, onde coltivare il valore e il significato della fede, trasformandolo nel seme e nel frutto di della carità autentica, proprio come il nostro amato Pontefice ha ribadito nei mesi scorsi, a Cagliari, allorquando ha detto chiaramente, durante l'incontro in Cattedrale, che la «carità non è assistenzialismo, ma scelta di vita, è un modo di vivere e di essere, è la via dell'umiltà e della solidarietà». Infatti, oltre a guardare l'atteggiamento di Cristo verso i deboli, «bisogna seguire Gesù che non è venuto nel mondo per fare una sfilata, per farsi vedere... e noi non possiamo seguire Gesù sulla via della carità se non ci vogliamo bene prima di tutto tra noi, se non ci sforziamo di collaborare, di comprenderci a vicenda e di perdonarci, riconoscendo a ciascuno i propri limiti e i propri sbagli».

Vi auguro, con tutto il cuore, di continuare spediti questo cammino di fede di carità, affinché anche le nostre vite possano essere inserite in un orizzonte dilatato verso il cielo e verso il prossimo, e, con affetto di padre, Vi saluto, nell'attesa di incontrarvi anche insieme ai fedeli laici delle vostre Parrocchie. + Domenico Angelo ScottiTrivento (CB), 18 novembre 2013

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