Rapporto povertà 2013 | Diocesi di Trivento

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Rapporto povertà 2013

Sono tante le famiglie che ogni anno provano a cercare risposte ai loro bisogni attraverso i Centri di Ascolto Caritas. In questi luoghi le persone si aprono, vengono ascoltate e si cerca di attuare una serie di risposte con la speranza che possano risolvere definitivamente la problematica.

Fra l'altro, il periodo di crisi che stiamo vivendo passa per l'inadeguatezza delle istituzioni che decidono di tagliare drasticamente le risorse per il sociale perché ritenuto meno urgente di altri settori con conseguente aumento dei ricorsi ai Centri di Ascolto

Le informazioni raccolte durante gli ascolti vengono elaborate attraverso un sistema di gestione dei dati negli Osservatori delle Povertà e delle Risorse, di cui sono dotate le Caritas Diocesane. Ogni anno si provvede a promuoverli attraverso gli organi di diffusione con la speranza che qualche amministratore ne faccia tesoro per la propria programmazione istituzionale.

Per i dati del 2012 le Caritas Diocesane dell'Abruzzo e del Molise hanno deciso di redigere un unico rapporto delle povertà coinvolgendo il gruppo del prof. Everardo Minardi, docente di Sociologia Generale presso l'Università di Teramo.

Il rapporto è stato presentato a Termoli il 15 novembre u.s. e scaricabile al seguente link www.caritasabruzzomolise.it/presentazione-rapporto-sulle-poverta-2012/

In questa edizione, oltre a presentare un dato d'insieme per l'Abruzzo e il Molise, si è deciso di proporre uno studio qualitativo a partire da interviste somministrate in ciascuna Caritas Diocesana e attraverso il quale ogni lettore ha la possibilità di essere testimone di un processo di impoverimento ormai comune a tutti i territori.

Esclamazione comune di chi si trova in situazioni di disagio: “non mi aspettavo di arrivare fino a questo punto”. E in effetti basta poco per trovarsi con “le ruote a terra”: l'improvvisa perdita del posto di lavoro; la decisione dell'INPS di sospendere la pensione di invalidità e riattivarla dopo molti mesi; il desiderio di sbarcare il lunario con una giocata alle slot-machine; la superficialità nell'accendere finanziarie non proprio utili per l'economia familiare. Sono soltanto alcuni esempi di come si comincia oggi ad essere poveri. Si conosce il punto di partenza, ma non si sa quando finirà questo tunnel buio. Inoltre la paura e l'urgenza di uscirne potrebbero essere la causa di ulteriori scelte sbagliate.

Le risposte principali attuate dalla Caritas Diocesana di Trivento sono: la distribuzione mensile di alimenti, la predisposizione di pratiche per il Prestito della Speranza e per il ricorso alla Fondazione Antiusura.Michele Fuscoletti20 dicembre 2013

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