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Auguri anche da Trivento al Santo Padre

Buon Anniversario, caro papa Francesco!

Questo primo anno è già passato, anzi volato via nel segno, sulle ali dello Spirito rinnovatore. Nel ricordarci, oggi, di quel magico e delizioso giorno della tua elezione a Vescovo di Roma e di Vicario di Cristo, ti giungano i nostri fervidi auguri e le nostre umili preghiere, segno tangibile del nostro cordiale sentimento di fedeltà e gratitudine.

Grazie per le concrete, profonde, stringate ma tanto illuminate omelie mattutine.

Grazie per la grande semplicità e calorosa tenerezza nell’avvicinarti alla gente, specialmente a quella semplice che forma il popolo santo di Dio.

E’ stato un anno pieno di simpatiche emozioni, un vero amore a prima vista, da quell’inaspettato “buona sera” pronunciato da un papa che era stato scelto da una parte così lontana del mondo, che poi giorno dopo giorno è penetrato nel nostro cuore e, giorno dopo giorno si è rafforzato e consolidato.

“Un anno è troppo lungo da passare” diceva, falsamente, una canzonetta spensierata dei nostri anni giovanili. Invece per noi cristiani che conducevamo un'esistenza normale, piatta, tranquilla... è stato meravigliosamente bello questo anno, fin da quell'istante nel quale hai illuminato col tuo sorriso lo schermo delle nostre case e invaso la nostra vita per farci capire come può essere speciale l’essere testimoni di Cristo! Per non parlare del profumo che respiriamo ogni volta che leggiamo una pagina della bellissima esortazione apostolica ‘Evangelii Gaudium’.

Grazie di tutto, Santo Padre! Perché ci hai fatto vincere quella accidiosa cristiana rassegnazione che ci pervadeva nell’approcciarci al mondo e ci hai ridato lo slancio autentico della speranza evangelica, parlando spesso della misericordia divina.

Ricordando quel giorno, il 13 marzo 2013, i modesti fiori delle nostre preghiere stanno ad esprimere anche la gioia che ogni giorno proviamo vedendoti, ascoltandoti e ritrovandoti sempre accanto a noi, semplici sacerdoti e tenaci fedeli ‘di periferia’.