NewsCon viva gioia apprendiamo la lieta notizia della nomina ad Arcivescovo di Foggia- Bovino di S. E. Mons. Vincenzo Pelvi Con viva gioia apprendiamo la lieta notizia della nomina ad Arcivescovo di S. E. Mons. Vincenzo Pelvi, fino allo scorso anno Ordinario Militare per l’Italia è stato dal Santo Padre nominato Arcivescovo di Foggia- Bovino. L’Arcivescovo Pelvi è grande amico del nostro Vescovo mons. Scotti e delle Suore degli Angeli, tanto che più volte l’abbiamo accolto in Diocesi e abbiamo goduto spiritualmente delle sue profonde riflessioni tanto ispirate (cfr. la festa di san Casto 2011 e la chiusura dell’Anno della Fede).Siamo sicuri che sarà bene accolto nella nuova ed importante sede episcopale come padre generoso e vero maestro nella fede. Perciò grande è la nostra gioia, perché questo carissimo amico trova un ambito ministeriale in cui - da vescovo titolare - potrà spargere, a piene mani e con totale libertà, il buon seme del Vangelo, valorizzando le grandi qualità spirituali e umane di cui il Signore lo ha dotato.Chi ha letto qualcuno dei suoi numerosi libri ha potuto gustare la raffinatezza dello stile nell’invitare a cogliere il senso profondo delle cose, per apprezzare come dono di Dio tutto ciò che è bello, vero, amabile. I suoi testi aiutano a scoprire il mondo e le sue bellezze, l’uomo e l’arte di amare, e tutto quanto sta attorno a noi, la bellezza del nostro mondo interiore, perché dobbiamo ricordarci che a partire dal cielo stellato sopra di voi tutte le meraviglie del creato conservano il fascino di un mondo tutto da vivere in piena lode e gratitudine a Dio.A Mons Vincenzo Pelvi formuliamo i migliori auguri e, indegnamente, gli assicuriamo la nostra preghiera come attestato di amore fraterno e autentica devozione, mentre confermiamo verso la Sua gentile persona i nostri più sinceri sentimenti di amicizia e di stima.Scheda della Arcidiocesi di Foggia CENNI STORICI Mancavano pochi anni all'avvento del Regno Unitario e l'erezione a Diocesi di Foggia avveniva in un periodo di notevole importanza per la città sotto l'aspetto economico e commerciale: conta benestanti e latifondisti; molti sono gli immigrati dal Veneto, dalla Campania e dall'Abruzzo insediatisi per ragioni di lavoro e di commercio.Nel 1863, il 5 agosto, dal porto di Manfredonia quaranta buoi trainano verso il capoluogo dauno la prima locomotiva.In breve tempo Foggia rivestirà importanza per le Ferrovie dello Stato.Le prime città raggiungibili per via ferrata sono Pescara e Napoli.In seguito la ferrovia consentirà di comunicare con grossi centri del Nord e di smerciare i prodotti dell'agricoltura (grano) e della pastorizia (latte, caseari, lana).Il 9 novembre 1863 giunse a Foggia Vittorio Emanuele II di Casa Savoia per inaugurare un tronco ferroviario.Così, per l'inaugurazione di una Mostra il 27 e 28 maggio 1866 furono qui i Principi Umberto e Amedeo di Savoia.Anche Vittorio Emanuele III fu a Foggia il 4 giugno 1928 per inaugurare il monumento ai caduti della prima guerra mondiale (scultore Amleto Cataldi).In questa circostanza il sovrano partecipò alla S. Messa celebrata nella Cattedrale, riaperta al culto dopo le riparazioni e i restauri conseguenti ai danni subiti per la caduta di un fulmine nel 1926.Il Regno Borbonico consegnò a quello Unitario una città che sotto l'aspetto edilizio, contava, al di là delle comunie modesteabitazioni,alcuni edificipubblici di notevole importanza, come Palazzo Dogana, il Teatro e gli edifici sacri come la Cattedralé e le Chiese con Conventi e Monasteri.Nel ventennio fascista Foggia si arricchirà di nuovi palazzi, edifizi pubblici e scuole, che la renderanno più sontuosa ed importante.Dopo il II conflitto mondiale, con il febbrile lavoro di ricostruzione,dopo aver rimosso le macerie causate dai bombardamenti del 1943, ci fu una notevole ripresa dell'attività edilizia, che realizzò una serie infinita di palazzi con nuove vie e piazze, costituenti nuovi quartieri nella parte sud-ovest della città.Nel giro'diun trentennio, la popolazione da 70.000 passerà a circa 170.000 abitanti.Anche dal punto di vista produttivo la città riscontrerà un notevole progresso (su via Bari sorge la zona industriale e su via Manfredonia viene realizzato il villaggio degli artigiani).La crescita della popolazione scolastica detennina la costruzione di nuove scuole e per l'assistenza sanitaria si provvede con l'erezione del nuovo complesso degli Ospedali Riuniti.Per un più celere collegamento con altri importanti centri urbani viene attivato l'Aeroporto civile "Gino Lisa".Alla fine degli anni ' 80, dopo anni di attesa, si insedia nel vecchio Palazzo di Giustizia l'Università degli Studi, come sezione staccata dell'Ateneo di Sari.In questo contesto di sviluppo urbano, si inserisce la costruzione di numerose nuove chiese parrocchiali.Da nove parrocchie esistenti prima del secondo conflitto mondiale, oggi la città ne conta ben 34 (è in progetto una trentacinquesima), in maggioranza realizzate durante il governo pastorale di Mons. Farina, di Mons. Carta e di Mons. Lenotti.Scheda biografica di mons. Pelvi S.E. Mons. Vincenzo Pelvi S.E. Mons. Vincenzo Pelvi è nato a Napoli l'11 agosto 1948. Ha compiuto gli studi liceali presso l'Istituto Bianchi di Napoli e quelli teologici alla Pontificia Facoltà dell'Italia Meridionale, Sezione S. Tommaso, conseguendo la Licenza e la Laurea in Sacra Teologia.Ordinato sacerdote il 18 aprile 1973 per l'arcidiocesi di Napoli, ha esercitato il ministero sacerdotale nei seguenti incarichi: Vicario Parrocchiale presso la Parrocchia S. Maria di Fatima a Secondigliano; Segretario della Facoltà Teologica, Sezione S. Tommaso; Docente di Teologia Sacramentaria e Liturgica presso l'omonima Facoltà; Direttore dell'Ufficio Pastorale Diocesano dal 1979 al 1987; Docente di Teologia Dogmatica presso l'I.S.S.R. "Donnaregina"; Membro della Commissione Liturgica Diocesana; Segretario del XXX Sinodo Diocesano; Membro del Collegio dei Consultori Diocesani; Consulente Ecclesiastico dell'USMI diocesana; Vicario Episcopale di zona dal 1988 al 1996; Pro Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Napoli dal 1996 al 1999; Membro della Commissione Diocesana delle Comunicazioni Sociali; Direttore del Settimanale Diocesano "Nuova Stagione" dal 1988; Segretario aggiunto della Conferenza Episcopale Campana. È stato anche membro dell'Istituto Secolare "Sacerdoti del Sacro Cuore".In data 11 dicembre 1999 è stato nominato Vescovo Ausiliare dell'arcidiocesi di Napoli e ordinato il 5 febbraio 2000.Il 14 ottobre 2006 è stato nominato Arcivescovo Ordinario Militare per l'Italia, da dove è stato congedato in pensione il 10 agosto 2013.sabato 11 ottobre 2014 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Foggia Bovino, avendo Mons. Francesco Pio Tamburrino dato le dimissioni per raggiunti limiti di età. Ufficio comunicazioni sociali13 ottobre 2014Condividi pagina