Ecco come raccontano la loro partecipazione al Corso “NUOVA VITA” due giovani. | Diocesi di Trivento

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Ecco come raccontano la loro partecipazione al Corso “NUOVA VITA” due giovani.

“Finalmente è venerdì ed arriva il weekend. Dopo una faticosa settimana ho tanto bisogno di riposo ed invece mi attende il ritiro “Nuova Vita”. Ormai ho dato la parola, devo andare anche se non ne ho alcuna voglia; inoltre, sto bene sia fisicamente sia spiritualmente, cosa devo rinnovare?!
Arrivo a Giulianova e comincio a rendermi conto, solo dagli occhi di chi mi accoglie, che forse non potevo essere in un posto migliore di quello!

Le varie catechesi si susseguono e non vogliono convincermi dell’amore di Dio, no, me lo fanno proprio sentire, razionalizzare, vedere e capire che c’è sempre stato, specialmente nei momenti più bui della mia vita...non sono uno dei tanti al quale deve pensare, sono il suo figlio prediletto per il quale ha dato la vita.
Ora inizio a capire finalmente il perché “non devo avere paura”... perché non sarò mai solo!Da una piccola fessura che oggi si è aperta nel mio cuore è entrato tanto calore; se riuscirò ad aprirlo totalmente, l’amore infinito ed incondizionato di Gesù mi travolgerà ed io non potrò che godere dei suoi infiniti doni!! Sì, ora lo credo.

E se anche domani dovessi tornare a brancolare nel buio, Dio non smetterà comunque di amarmi e sarà pronto sempre a porgermi la mano aiutandomi a superare gli ostacoli lungo il cammino verso la fonte d’acqua viva.
Grazie Gesù voglio lasciarmi amare!!
Gilberto


Ho scelto di partecipare al seminario di Nuova Vita perché volevo che il Signore mi aiutasse a prendere una decisione e la risposta che è arrivata è stata per me una rivelazione: qualunque sarà la strada che sceglierò di percorrere... quella sarà la strada giusta. Il successo o l’insuccesso in qualunque ambito della mia vita dipenderà non dal lavoro che sceglierò, dal compagno che avrò al mio fianco, dalla comunità della quale farò parte, ma da quanto sceglierò di mettere Cristo al centro del mio lavoro, del mio matrimonio, della mia vita comunitaria. Troppe volte nella mia vita ho posto un cartello di divieto d’accesso al Signore, soprattutto in quei contesti in cui capivo che nessuno gli dava spazio. Durante il ritiro mi sono resa conto che il mio cammino di conversione non era ancora iniziato, perché continuavo a giudicare me stessa e gli altri: per me Dio era regole, comandamenti. Per me era sufficiente credere in un Dio Creatore ed in un Dio Giusto. Oggi mi alzo ogni mattino e lodo il Signore per ricordarmi che Dio è Padre ed è prima di tutto Amore: se imparerò a vivere del Suo Amore e nel Suo Amore saprò prendere ogni decisione senza temere di aver sbagliato e senza la paura di provare rimorso.
Irene6 marzo 2016

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