NewsVita NuovaVita Nuova, una storia di Amore tra un Padre e un figlio che si conclude con la perfetta realizzazione della nostra esistenza ascoltando quel Padre che prende l’iniziativa per lasciarsi amare Amando; un Dio che si fa Uomo per farci capire che non sempre usufruiamo della sua presenza, che lo dimentichiamo, che prendiamo il suo posto, che ci crediamo il dio di noi stessi e che stiamo sbagliando mira nel tirare al bersaglio della nostra vita. Privati dell’identità di figli a causa del peccato ci ritroviamo vuoti, schiavizzati, morti. Solo in quel Dio-Figlio possiamo riacquisire la Salvezza, professando la Fede in Gesù unico salvatore mediante la sua Morte Gv 10,18, la sua Resurrezione Gv 10,10 e la sua Glorificazione Ef 2, 4-7. Un cammino di Fede e di Conversione; cambiare la mentalità molto spesso condizionata dalla società e fare un salto di qualità aprendosi alla Grazia, eliminando ogni angolo tenebroso che invade la nostra anima per far penetrare la Luce. Solo in questo modo si può tornare a gridare che “Gesù è il nostro Signore, il nostro Re, il nostro Dio al cento per cento e per sempre!” Uomini nuovi, figli testimoni della bontà del loro Padre che deve essere annunciata ai fratelli, che non può rimanere fine a se stessa ma che deve essere vissuta nella comunità, vivere nella Chiesa da evangelizzati evangelizzatori, affinché lo Spirito Santo, avendo trovato il nostro cuore aperto ad accoglierlo, dopo averci riempito pienamente della sua sapienza, della sua potenza, della sua pace e del suo amore, possa effondersi nel nostro prossimo.Potrebbe essere considerato soltanto un percorso utopico; tutto bello, tutto giusto ciò che è stato affrontato in questo corso di formazione, ma poi bisogna confrontarsi con il mondo esterno, con i propri amici, i propri colleghi, coloro che non si pongono tante domande dal punto di vista spirituale... cosa rispondergli?Non è facile evangelizzare nel XXI secolo, mentre il progresso culturale è offuscato dalle guerre tecnologiche e la fede viene sempre più accantonata dalla ragione scientifica... il monito che ci è stato lasciato è quello di “vivere in città” occupandoci innanzitutto della nostra formazione per poi passare ad essere parte viva ed integrante della propria comunità, ad iniziare dalla piccola parrocchia domestica per proseguire nella Chiesa. Ognuno di noi ha ricevuto dei talenti, mettiamoli a frutto ognuno secondo le proprie capacità, il raccolto si vedrà qualora il nostro operato non mostrerà l’ego ma l’autentico “Ego Sum”...il Signore nostro Dio.Riccardo LongoAgnone, 11 maggio 2016Condividi pagina