Cinquantesimo di sacerdozio di Don Gino Di Ciocco | Diocesi di Trivento

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Cinquantesimo di sacerdozio di Don Gino Di Ciocco

Una foto di Don Gino Di Ciocco

Dopo aver festeggiato il 29 giugno in Roma il cinquantesimo di sacerdozio, Don Gino Di Ciocco, agnonese puro sangue, festeggierà di nuovo sabato 10 agosto in Agnone alle ore 11 presso la Chiesa di Sant'Antonio Abate, dove presiederà la Solenne Concelebrazione di ringraziamento Mons. Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento.
Egli è stato per quasi mezzo secolo Cappellano Militare presso il Comando Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro" e riveste i titoli: di Canonico onorario della Basilica di Santa Maria Maggiore e, quello pontificio, di Protonotario apostolico; inoltre è andato in pensione con il titolo militare di generale.

Don Gino è nato in Agnone il 3 febbraio 1944 da Michele e Di Menna M. ha frequentato le scuole medie e il ginnasio nel Seminario diocesano di Trivento dall'ottobre 1955 al giugno 1960 indossando l'abito talare l'8 dicembre 1958. Il liceo e la Teologia l'ha frequentato presso il Seminario Regionale "Pianum" di Chieti, dove il 6 novembre 1966 da mons. Bosio ha ricevuto la Prima Tonsura. L'ostiariato e il lettorato da mons. Amadio il 10 aprile 1968, l'esorcistato e l'accolitato  il 5 gennaio 1969, il suddiaconato da mons. Capovilla il 25 marzo 1969, il diaconato il 25 maggio 1969 da mons. Cleto Bellucci. Il 28 giugno 1969 mons. Pietro Santoro l'ha ordinato presbitero della Santa Chiesa nella sua chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate in Agnone.

I suoi compagni di corso ne ricordano, con nostalgia ed ammirazione, lo spirito giovanile indefesso ed illuminato che si esprimeva in belle e suggestive composizioni poetiche, quelle che tanto piacevano al professore di italiano mons. Macchione, e che impreziosivano le celebrazioni con le quali coinvolgeva i giovani militari presso la Caserma Spinucci di Chieti.

Don Gino dopo l'ordinazione si è trasferito a Roma dove ha conseguito la licenza in teologia presso l'Università Lateranense e il 9 febbraio 1972 è stato nominato Cappellano Militare addetto al servizio permanente; con questo titolo è stato a Martina Franca (Ta) e poi all'Accademia aeronautica di Pozzuoli, alla Nato di Bagnoli e, perfino, nel contingente di pace a Beirut, scampando miracolosamente la notte di Natale ad una bomba, e, infine, a Palidoro.
Come non ricordare l'esortazione che monsignor Gino Di Ciocco di Agnone, primo cappellano militare del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco a Roma, pronunciava durante il primo incontro con gli allievi ausiliari e permanenti "Voi siete più fortunati in quanto tutto ciò che apprendete, un domani potrà essere di aiuto. Infatti voi venite chiamati nei momenti difficili, quando la popolazione ha bisogno della vostra presenza rassicurante".

Come cappellano aveva vari modi per avvicinarsi ai giovani: gestiva anche una biblioteca e ad ogni corso faceva insieme agli allievi l'esposizione del libro. Ogni anno, inoltre, partecipava al pellegrinaggio militare internazionale a Lourdes.

Nella Scuola centrale antincendi, unica in Italia, venivano a contatto rappresentanze di giovani di tutte le regioni del Paese, e la maggior parte dei non cresimati proveniva dal Sud.

E proprio grazie all'impegno di don Gino questi allievi del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco potevano frequentare un corso accelerato di preparazione alla Cresima, in cui veniva usato un linguaggio adatto a degli adulti, e passavano a partecipare ad un gruppo caritativo che si occupava di visite ad anziani.

A don Gino che non ha mai dimenticato le sue origini molisane, ma se ne è sempre fatto onore e vanto, porgiamo i più calorosi auguri di ogni bene, felicità e benedizione del Signore, convinti che saprà sempre annunciare la bellezza del Vangelo alle persone che quotidianamente incontra nella splendida Basilica di Santa Maria Maggiore.

Ufficio comunicazioni socialiAgnone, 6 agosto 2019

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