Assemblea Diocesana del Clero il 13 ottobre a Trivento | Diocesi di Trivento

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Assemblea Diocesana del Clero il 13 ottobre a Trivento

Assemblea Diocesana del Clero il 13 ottobre a Trivento

Convocata dal Vescovo mons. Claudio Palumbo, martedì 13 ottobre, si è tenuta in Trivento l'Assemblea Diocesana del Clero, che ha avuto come relatori, avvincenti e coinvolgenti, il professor padre Corrado Maggioni SMM, Sottosegretario della Congregazione vaticana per Culto Divino e Disciplina dei Sacramenti, e don Mario Castellano, neo-Direttore dell'Ufficio Liturgico Nazionale della CEI.

Il tema della convocazione è stato quello relativo al nuovo Messale che entrerà in uso dal prossimo Avvento, come hanno stabilito gli eccellentissimi Vescovi della CEAM.

Padre Maggioni, in modo impeccabilmente perfetto, partendo dalla visione unitaria dei libri che servono per la celebrazione dell'Eucaristia (Lezionari e Messale) ha ribadito il valore del sigillo dell'autorità della Chiesa, onde evitare la deriva della creatività personale o della fantasia esagerata di qualcuno e perciò il testo deve essere accolto come un vero dono con spirito di gratitudine verso l'autorità costituita che ha la responsabilità di garantire e vegliare sulla genuinità della preghiera della Chiesa. Con queste premesse si evince che il Messale garantisce la piena ecclesialità del pregare in-con-per Cristo ed è riconferma della piena comunione di tutta la Chiesa. Visto in questo modo il nuovo Messale diventa strumento di crescita liturgica e plasma la spiritualità eucaristica del popolo di Dio, in comunione con tutti i Santi e con un forte legame con i defunti. C'è da dire che "avendo il suo culmine nell'Eucaristia, tutta l'economia sacramentale chiama in causa anche il Messale: lo ricordano le messe rituali per i vari sacramenti e per i sacramentali, come le messe e orazioni "per varie necessità": il Messale ci insegna a farci carico dell'umanità bisognosa di cure". C'è chi vede il Messale come "libro del prete", poiché è usato dal sacerdote, e c'è chi lo chiama "libro d'altare", poiché viene posto aperto sopra l'altare; in realtà, è il "libro dell'assemblea" in preghiera, della Chiesa orante, che con e come Maria loda e supplica il Signore. Il Messale serve a farci crescere tutti, sacerdoti e laici, pastori e gregge, sposati e celibi, genitori e figli, giovani e anziani, sani e malati, nell'adesione sempre più cordiale a Cristo, per la gloria di Dio e la salvezza del mondo. Padre Maggioni ha concluso: "C'è chi vede il Messale come "libro del prete", poiché è usato dal sacerdote, e c'è chi lo chiama "libro d'altare", poiché viene posto aperto sopra l'altare; in realtà, è il "libro dell'assemblea" in preghiera, della Chiesa orante, che con e come Maria loda e supplica il Signore. Il Messale serve a farci crescere tutti, sacerdoti e laici, pastori e gregge, sposati e celibi, genitori e figli, giovani e anziani, sani e malati, nell'adesione sempre più cordiale a Cristo, per la gloria di Dio e la salvezza del mondo".

Don Castellano, con parole chiare e concrete, confermando quanto detto da padre Maggioni, con slide interessantissime e chiare, ha fatto un confronto tra il vecchio e il nuovo Messale ed ha invitano i sacerdoti a studiare attentamente il testo per imparate "l'arte di evangelizzare e di celebrare, richiamando ogni presbitero alla responsabilità e alla fedeltà al testo liturgico appena pubblicato affinché non ci si affranchi dall'autorità e dalla comunione con la Chiesa. Con parole e concetti illuminanti ha sottolineato il principio della fedeltà «che si traduce in un vivo senso dell'obbedienza, impegna ciascun ministro a non togliere o aggiungere alcunché di propria iniziativa in materia liturgica». Difatti «la superficiale propensione a costruirsi una liturgia a propria misura, ignorando le norme liturgiche, non solo pregiudica la verità della celebrazione ma arreca una ferita alla comunione ecclesiale».

Le spiegazioni e riflessioni sono piaciute e sono state condivise dai sacerdoti diocesani che ne faranno sicuramente tesoro prezioso nell'approcciarsi al nuovo Messale per farne un uso squisitamente spirituale nelle celebrazioni con il popolo.

Se nella vita si diventa migliori soprattutto grazie agli insegnamenti ricevuti e alle persone incontrate, siamo abbastanza riconoscenti ad entrambi i relatori e diciamo loro "Grazie infinite", nella speranza che le loro parole e gli insegnamenti ricevuti restino impressi dentro, nel cuore e nella mente, e non ci sono parole adatte per rendere la gratitudine per tutto quello che mi ha insegnato.

Il Vescovo Claudio, soddisfatto ed entusiasta per la bella riuscita della giornata sacerdotale, ricorda che sabato 24 ottobre ci sarà in Diocesi, ad Agnone nel pomeriggio, una seconda Assemblea Diocesana, questa aperta anche ai laici e relatore sul Nuovo Direttorio per la Catechesi sarà Don Flavio Placida, docente di Catechetica presso la Pontificia Università Urbaniana.

Assemblea Diocesana del Clero il 13 ottobre a TriventoUfficio comunicazioni socialiTrivento, 17 ottobre 2020

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