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Equipe in formazione: il XVII Convegno Nazionale di Pastorale Giovanile
Dal 30 maggio al 2 giugno si è tenuto, presso Lignano Sabbiadoro (UD), il XVII Convegno Nazionale di Pastorale Giovanile, che ha avuto per tema "La fede nell'imprevedibile". Dopo l'entusiasmante percorso del Sinodo dei giovani e il difficilissimo periodo della pandemia, lo scorso 18 aprile migliaia di adolescenti, guidati dai loro educatori si sono riversati a Piazza San Pietro colmi di entusiasmo e di affetto.
Ne deriva che, se da una parte sono stati molti i segni di fatica di questo periodo, ci sono stati altrettanti segnali positivi che ci invitano a lavorare con speranza e coraggio per le giovani generazioni. Il convegno, dunque, ha cercato di mettere in luce proprio questi aspetti, insieme alle sfide che ci attendono.
Interessantissima è stata la testimonianza di Violette Khoury: palestinese, araba israeliana e cristiana melchita. Una donna di Nazareth che si batte nel mondo per la pace, la giustizia e la verità. Era ancora una bambina quando ha vissuto l'esodo palestinese nel 1948, in seguito alla fondazione dello Stato israeliano. Di fronte a questa situazione, non si è persa d'animo: dopo gli studi a Roma, è tornata nella sua terra natale, dove ha costruito una grande rete di relazioni e amicizie, promuovendo iniziative di pace e di solidarietà. Un esempio, ne è la recente iniziativa che coinvolge delle donne i cui lavori artigianali vengono utilizzati per favorire attività capaci di rendere la vita quotidiana a Nazareth più umanamente sostenibile. Luigina Mortari, professoressa di pedagogia generale e sociale presso l'Università degli studi di Verona, ha sottolineato quanto l'imprevedibile si rintracciabile proprio nelle relazioni gratuite, in quanto il gratuito non è la perdita di sé, ma il guadagno dell'altro. E ciò che ha caratterizzato questo convegno sono state proprio le tantissime amicizie che abbiamo potuto intessere e coltivare, segno visibile di una Chiesa viva, famiglia di famiglie e perciò sempre giovane!
Martedì 31 maggio, abbiamo ascoltato con grande attenzione l'intervista a Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica e presidente della Fondazione "Minotauro" di Milano, che ha sottolineato, come sia necessario porsi davanti agli adolescenti in atteggiamento di ascolto. Ascoltare significa identificarsi con loro, entrare in empatia con autorevolezza e aiutarli a lavorare sui fallimenti per favorire la loro crescita. Fondamentale è coinvolgerli nei loro luoghi di vita, dando loro speranza e aiutandoli a trovare il vero sé, la verità profonda dell'esistenza su cui sono innestati.
Anche Franco Nembrini, importante esponente di Comunione e Liberazione, nonché insegnante di religione, ha messo in evidenza la necessità lavorare sullo sguardo che poniamo nei confronti degli adolescenti, che deve essere caratterizzato dalla misericordia. Inoltre, non sono tanto necessarie le parole che diciamo loro, ma piuttosto una coerente testimonianza di vita, senza arrendersi mai! Un'altra bellissima conferenza è stata quella del 1° giugno, in cui padre Giacomo Costa, membro della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, ci ha introdotto nella questione sinodale spiegandocene le motivazioni e, soprattutto, come possa essere utile nella progettazione della pastorale giovanile. Infine, il 2 giugno, le conclusioni del Convegno ci hanno incoraggiato a continuare a lavorare con i giovani, senza badare ai risultati della nostra pastorale.
Ciò che è fondamentale è coltivare con pazienza le relazioni con loro, favorendo, in particolar modo, un accompagnamento personale che sappia condurli a riflettere sulle grandi domande della vita; un'opportunità sarà certamente la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, dal 1 all'8 agosto, nella meravigliosa città portoghese di Lisbona, a cui il Servizio Nazionale di Pastorale giovanile si sta preparando con grande impegno e attenzione.
Il Convegno ha avuto il suo coronamento anche attraverso quattro interessantissime visite: quella di Venezia, Aquileia, Grado e Gorizia. La ricchezza culturale e spirituale di queste città ci ha permesso di ampliare i nostri orizzonti e maturare sempre più la consapevolezza della presenza di Dio nella natura e nell'opera degli artisti di ieri e di oggi!!!
Don Simone IoccaLignano Sabbiadoro (UD), 13 giugno 2022