Domenica 18 febbraio - Prima di Quaresima | Commento al Vangelo

Commento al Vangelo

Domenica 18 febbraio - Prima di Quaresima

Liturgia: Gen 9, 8-15; Sal 24; 1Pt 3, 18-22; Mc 1, 12-15Un'immagine di gesù del film di Zeffirelli

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Due soli periodi per racchiudere la tentazione e l’inizio del ministero di Gesù; è la sintesi della sua predicazione. Un vangelo che merita; per questo la liturgia lo sceglie per la prima domenica di quaresima. Per capirlo bisogna allargare lo sguardo dall’Antico Testamento (le tentazioni del popolo di Dio nel deserto) alla futura storia della Chiesa: dall’inizio alla fine Dio, in Gesù, si fa solidale con gli uomini e ne sperimenta tutte le crisi della vita.

Il deserto è troppo popolato per essere tale: ci sono Gesù, satana, bestie e angeli. Questa descrizione però è teologica più che geografica perché attraverso la figura del deserto richiama l’esperienza dell'esodo del popolo di Israele dall’Egitto alla terra promessa.

Gesù sembra passivo: viene sospinto dallo Spirito, è tentato da satana ed è servito da-gli angeli. Ancora: la cifra quaranta, nella Bibbia, rappresenta una generazione intera e assume il valore di prova (tutto il cammino percorso in quarant'anni). Il deserto è il luogo dove si riunivano quelli che volevano scampare o si preparavano ad impadronirsi del potere (Mosè, Davide, i profeti).

Se Satana è figura di tutti coloro che tenteranno Gesù, le bestie rimandano all'immagine del paradiso e del primo uomo (Gesù è il vero Adamo che non cede alla tentazione del serpente) e gli angeli sono figura di quanti aiuteranno Gesù nel suo servizio

Dopo l’arresto di Giovanni Gesù si presenta con poche parole che sono la chiave di tutto il vangelo. Da Lui in poi ogni cosa sarà escatologica perché il tempo è compiuto e cristologica perché convertirsi e credere al vangelo significa seguire Gesù. L’incontro con Gesù è la svolta; la conversione la definisce. E’ un vero esodo: si lascia una schiavitù e ci si incammina verso la libertà dei figli di Dio.

Mons Angelo Sceppacerca18 febbraio 2018
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