Il vescovo Scotti partecipa alla Settimana Sociale a Pisa-Pistoia | Diocesi di Trivento

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Il vescovo Scotti partecipa alla Settimana Sociale a Pisa-Pistoia

Il vescovo Scotti partecipa alla Settimana Sociale a Pisa-Pistoia

Il vescovo di Trivento, mons. Domenico Scotti, insieme a tre qualificati laici, Il Direttore dell’Ufficio diocesano del lavoro e i due referenti del Progetto Policoro, ha partecipato alla quarantacinquesima Settimana Sociale organizzata dalla Chiesa italiana a Pisa-Pistoia.
Il nostro Vescovo condivide in pieno e sottoscrive quanto detto, nel telegramma di apertura dal Cardinale Tarcisio Bertone, e cioè “auspico che costituisca momento comune riflessione su cammino finora percorso et prospettive future affrontando tematica di grande interesse concernente bene comune oggi. Attualità argomento che tratta un punto nodale vita intera comunità offre provvidenziale opportunità per approfondire at luce Dottrina Sociale della Chiesa analisi situazione in Italia et nel mondo contribuendo at evidenziare soluzioni adeguate problematiche economico-sociali tempo presente”.
Infatti partendo dal tema generale che è Il bene comune oggi, un impegno che viene da lontano si vuole aiutare i cattolici, specialmente quelli impegnati nella politica, adavere il coraggio di affrontare il vero nodo della questione, senza delegare questo compito ad altri o alla gerarchia, proprio come aveva affermato il vescovo Crepaldi al convegno preparatorio di Treviso nel gennaio scorso: «Il bene comune ha bisogno di una ragione pubblica che non escluda la verità della fede cristiana. Ha bisogno di cattolici che non riducano la propria fede a buoni sentimenti, ma anche ne testimonino il carattere veritativo. Ha bisogno che carità e verità si incontrino per un servizio intelligente all’uomo, espressione di quel grande sì che in Gesù Cristo Dio ha detto all’uomo e alla sua storia».
La questione decisiva è se il cristianesimo sia solo “utile” alla società o anche “indispensabile”. I cattolici democratici pensano che sia solo utile, ma l’insegnamento di Benedetto XVI dice, invece, che esso è indispensabile, perché senza Dio “i conti non tornano”. E, da queste due posizioni divergenti, discendono due linee di lavoro per il bene comune molto diverse. I primi, i cattolici democratici, affermano che una cosa è la coscienza e un’altra la legge, ne fanno conseguire praticamente che il credente non può imporre per legge agli altri quanto gli suggerisce la sua coscienza, in altri termini il bene comune è inteso come semplice compromesso, o come il male minore. I secondi, i fedeli all’insegnamento del papa, dicono che esiste la verità della coscienza che io devo rispettare proprio per non ridurre il bene comune a compromesso su elementi fondamentali per l’uomo, compromesso che svenderebbe il massimo bene comune riducendolo a semplice minor male comune.

Mons. Scotti, di ritorno da questo appuntamento così impegnativo, intende incontrare sabato 3 novembre tutti gli amministratori pubblici della Diocesi e consegnare loro il Compendio della Dottrina Sociale che la Chiesa ha pubblicato qualche anno faUfficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali - Comunicato StampaPisa-Pistoia, 23 ottobre 2007

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