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Ad Agnone una piazza dedicata a papa Giovanni Paolo II
Domenica 25 maggio in Agnone è stata intitolata una delle piazze più frequentate ed rinomate della cittadina alto-molisana al servo di Dio Giovanni Paolo II. Ospite qualificato e importantissimo è stato Sua Eminenza Giovanni Battista Re, Cardinale di Santa Romana Chiesa, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, appena rientrato dall’Africa dove, giovedì 22 maggio, aveva celebrato la messa esequiale in suffragio del cardinale Bernardin Gantin, a Cotonou, in Benin, nello stadio cittadino.Il cardinale Re, alle ore 11, ha presieduto anche la celebrazione della santa messa, nella gremitissima chiesa di Maria Santissima di Costantipoli. Mons. Scotti era concelebrante insieme ad alcuni sacerdoti cittadini.
Durante l’omelia Sua Eminenza il cardinale ha ricordato la nobile figura e l’intenso apostolato del papa polacco. In termini molto chiari e precisi ha elogiato Giovanni Paolo II proprio lui ha fatto “rientrare Dio in questo mondo”. Infatti il grande papa, del quale si è iniziato il processo canonico della beatificazione, in tutto il suo pontificato, si è mosso partendo dalla radice della sua incontenibile energia e avendo come motivo ispiratore di tutte le sue iniziative l’aprire le porte a Cristo, cosa che ha testimoniato anche negli ultimi mesi di vita quando ci ha fatto capire che sia l'età avanzata, sia la malattia vanno accolte con serenità e ci ha insegnato che la vita è un dono, che va vissuto fino in fondo, accettando quanto Dio dispone e sopportando con forza i disagi e le sofferenze che comporta.
Già in altra occasione, proprio commemorando il terzo anniversario delle morte di Papa Wojtyla, il cardinale aveva detto che Giovanni Paolo II “ci ha insegnato come si percorre il cammino verso il mistero che ci attende quando per ciascuno di noi si apriranno le porte dell'eternità”. Questo “è stato l'insegnamento ultimo di Giovanni Paolo II e il punto più alto del suo magistero, perché tutto il suo pontificato ha mirato a questo: indicare la via che conduce al cielo, alla salvezza eterna”.
Secondo il Cardinale Re, il Papa polacco ha “saputo influire da protagonista sul corso degli eventi”, ma anche se “la Provvidenza divina gli ha riservato grandi compiti nella storia della nostra epoca”, “la prima e fondamentale caratteristica del suo pontificato è stata quella religiosa: difendere col vigore del lottatore i grandi valori umani e cristiani” con “importanti encicliche e innumerevoli interventi”. “In tutti gli angoli della terra ha seminato ragioni di vita e di speranza e ha rivendicato la dignità di ogni uomo e di ogni donna e il rispetto della libertà e dei diritti umani”, indicando “la via della verità e dei valori morali come unica strada che può assicurare un avvenire più umano, più giusto, più pacifico”.
Ora, grazie all’Amministrazione comunale di Agnone, presieduta dal sindaco dott. Gelsomino De Vita, e per vivo interessamento del Vescovo di Trivento, mons. Domenico Angelo Scotti, in Agnone c’è una piazza per ricordare papa Carol “il grande”: il Sommo Pontefice che più di ogni altro personaggio, in quest’epoca di facile ed esacerbato individualismo, epoca nella quale si preferisce ripiegarsi pigramente sul privato, ha saputo convocare milioni di giovani di tutto il mondo nelle piazze più disparate della terra. Quella di Agnone è una piazza per ricordarci ogni giorno di “non avere paura di aprire, anzi di spalancare le porte a Cristo”. Una piazza che invita tutti noi molisani a “non abbatterci di fronte ai gravi problemi del momento presente”. Una piazza che ci stimola ad impegnarci a progettare il nostro futuro. Una piazza che è tutta piena di indimenticabili ricordi e nella quale possono fiorire tante speranze di rinnovamento e di crescita.
Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali - Comunicato StampaAgnone (IS), 27 maggio 2008