RiflessioniAncora quattro parole sull’AvventoAvvento è il tempo della vigilanza. “L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora”. (Sal 130, 6)Vigilare, ma che cosa vuol dire? Non soltanto è saper credere, ma è anche saper stare in vedetta. Vigilare per gli uomini è qualcosa di simile ad aspettare un amico, aspettare che venga, anche quando ritarda e tu non sai il perché. Aspetti e soffri perché stai in ansia per lui e per te! Invece vigilare con Cristo è sì guardare avanti, ma senza però dimenticare il passato, senza dimenticare che Egli solo ha sofferto per noi, vigilare non è smarrirci nell’ansia della disperazione e dello sconforto, vigilare è immergersi nella contemplazione del mistero dell’amore di Dio ed essere attratti dalla grandezza della redenzione. Vigilare è mantenere l’equilibrio giusto tra l’impegno nel mondo sensibile e il desiderio di una vita impregnata dell'invisibile, con questo specifico movente: Cristo verrà, verrà e non tarderà!Avvento è il tempo della conversione.“Gli inferi sono scoperti davanti a lui e il regno della morte non ha velo”. (Gb 26, 6)Siamo spesso oppressi dai colpi costanti della malattia, del rifiuto, della solitudine e del fallimento delle amicizie più vere, ma la paura più grande e il peso più gravoso, talmente che ci rendono incapaci di tendere le mani verso di te, vengono dalla consapevolezza del nostro peccato.Avvento è il tempo propizio per comprendere che Gesù è venuto per guarirci, è venuto per salvarci, è venuto per liberarci, è venuto per rialzarci, è venuto per camminare sulle nostre strade, è venuto per farci partecipare alla sua vita.In questi giorni tutti coloro che sono avviluppati nelle loro tristezze e smarriti nelle strade della perdizione, possono riemergere dalla tomba della colpa e dell’abbandono, lì dove si sono persi nei meandri della lontananza da Dio e della disperazione per mettersi in cammino dietro Colui che ci dice ancora una volta: “Non temere, ma vieni e seguimi”.Avvento è il tempo della speranza.“O speranza, tu ci fai affrontare tutto con dolcezza e soavità”. (Sant’Agostino)In questi giorni, nonostante le tante paure e alle continue inquietudini, ci viene ricordato che la speranza, come fragile e debole seme di luce, può essere ancora una volta proclamata a coloro che vivono nelle tenebrose ore dell’odio e del peccato. Il Figlio di Dio stesso sarà il seminatore, Egli che ha preso dimora presso di noi, Egli che nel sacramento del suo corpo e del suo sangue, proprio Egli che si è legato con passione e con amore ai tutti noi, figli della terra e sognatori del cielo.Anche se le esperienze della vita ci abbattono e incurvano il nostro orgoglio, anche se spesso cadiamo vittime delle tentazioni e delle seduzioni, cercheremo di volgere i nostri occhi verso di Lui, sapendo che egli rimane sempre al nostro fianco, fedele e solidale, e cammina con noi fino al compimento del tempo del Regno.Avvento è il tempo di meditazione e di preghiera“Precedono i miei occhi le sentinelle nel meditare la tua parola”. (Sal 119, 148)Sant’Agostino amava ripetere e sollecitava: “Canta e cammina”. Noi possiamo modificare in: “Ascolta la Parola e meditala, e poi, canta e cammina”. Se amiamo concretamente il libro sacro, allora la santa Parola ci accompagnerà e ci permetterà di capire che il Natale potrà essere nuovo solo quando faremo scelte radicali e coraggiose, scelte profetiche proprio come è nel solco della tradizione biblica più autentica, e divenire così anche noi servi del Signore e suoi fedeli collaboratori in grado di trasformare la nostra vita e di illuminare quella di tanti nostri fratelli.Solo così potremo andare anche noi fino a Betlemme, ma dovremo percorrere in preghiera la strada che ci porterà a incontrare quel «Bambino avvolto in fasce nella mangiatoia» e così, nei lineamenti di quel bambino, ci sarà possibile scorgere i tratti profondi di quella speranza che potrà dare un senso nuovo e, in più, autentici valori alla nostra vita.Una vita nuova da cui poter far sgorgare l'amore che dia vigore e forza a tutta la nostra comunità.Don Mimì Faziolidi don Mimì FazioliTrivento (CB), 10 dicembre 2009Condividi pagina