Estate 2012: vacanze, se pur con risparmio, ma sempre con un po’ di fede e mai con il freno della preghiera tirato | Diocesi di Trivento

Riflessioni

Estate 2012: vacanze, se pur con risparmio, ma sempre con un po’ di fede e mai con il freno della preghiera tirato

Estate 2012: vacanze, se pur con risparmio, ma sempre con un po’ di fede e mai con il freno della preghiera tirato Il mare d'inverno da noi è poco frequentato, a differenza di quanto sta avvenendo nella stagione estiva: il sabato e la domenica un interminabile serpentone di macchine percorre la Trignina, segno di turismo di massa giornaliero, fatto di un mordi e fuggi generale.

Il mare, d'inverno e d'estate, è un incanto: il mare ti parla di immensità e di grandezza, ti riempie di meraviglia, una meraviglia impressa non solo sui volti di chi il mare non l'ha mai visto prima, ma anche negli occhi di chi quotidianamente lo frequenta. È sempre uno spettacolo stupendo, come se a quello splendore una luce si trasfonde d'un tratto sui volti delle persone. Non si può descrivere solo con un semplice “meraviglioso”, ma è qualcosa di più che non si riesce a esprimere con le parole, che ti blocca le parole in gola.

Se resti accecato, fulminato, rapito da tanta bellezza eleva parole di lode verso Dio, creatore di tutte le cose e Padre di ogni persona. Usa il coraggio di superare il debole orizzonte del sensibile e immergiti nell'immensità della fede e della preghiera.

“Laudato sii, mi Signore” questo è il vero canto che dovrebbe uscire dai nostri cuori, ogni qual volta che ci fermiamo a respirare l'aria salubre di mare ricca di salsedine, che ascoltiamo lo sciabordio delle onde, che ci lasciamo cullare dalla pigrizia e dall'ozio, sonnecchiando su una sedia a sdraio: una lode tutta piena di gratitudine e di riconoscenza.

C'è sempre, ogni momento, da lodare Dio e non solo per l'immensità del mare, per l'armonia del creato o per la bellezza dell'ambiente. Infatti sulla spiaggia trovi di tutto e di più, trovi soprattutto l'umanità svestita di privilegi e che si esprime solo nei suoi gesti, nei suoi modi a volte semplici, a volte pacchiani e sgarbati, ma pur sempre simpatici, da osservare con curiosità, da ammirare o da riprovare, perché in fin dei conti ti aiutano a riflettere, a sorridere e a crescere.

Al mare o ai monti, in campagna o in città, loda sempre il Signore perché tutto è opera immensa della sua creazione e della sua divina, dolce e infinita Provvidenza.don Mimì FazioliTrivento (CB), 2 agosto 2012

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