RiflessioniUn buon risveglio, un caldo caffè e… tanta buona volontà!Per alcuni, vedi per esempio Samuel Johnson, la parte più felice della vita di un uomo è quella che si trascorre stando svegli, nel letto, la mattinaCon questo freddo, poi, è veramente piacevole svegliarsi, abbozzare un sorriso per poi raggomitolarsi su se stessi, quasi a voler proteggere quei sogni deliziosi che ci hanno coccolato durante la notte, ma che pian piano stanno svanendo.E allora proviamo di nuovo a riaddormentarci, socchiudendo pigramente ancora gli occhi, per tentare di riacciuffarli, per catturarli di nuovo, per ridar loro vita e calore... Ma invano perché il raggio di sole che filtra dalla finestra li cancella definitivamente e ci invita ad alzarci e, senza rimpianto, a rompere il silenzio che per tutta la notte ha regnato sovrano nella stanza e così tu inizi a riprendere speditamente il solito tran tran quotidiano.E, piano piano, capisci anche che per tante persone è vero quanto afferma Bram Stoker: “Nessuno può sapere, se non dopo una notte di patimenti, quanto dolce e prezioso al cuore e agli occhi possa essere il mattino”.Molti si chiedono subito cosa c’è da fare e basta, e restano con un muso duro e capaci solo di affilare la lingua, non si sa mai quanto possa servire.., io preferisco interrogarmi su ciò che posso fare per rendere felici gli altri e così mi si allarga il cuore e mi si riempie di luce e di speranza.E tutto questo anche perché ricordo la saggia frase che il nonno, solerte e sbrigativo, mi diceva “il mattino ha l’oro in bocca”. Cosa che ho trovato confermato e dall’esperienza personale e dalle letture, per esempio, di Pablo Neruda che affermava: “È proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare e avere paura dei propri ricordi”.Tutto questo per affermare che sono completamente in disaccordo con Oscar Wilde che ha scritto: “Solo gli ottusi sono brillanti la mattina a colazione”.Don Mimì FazioliTrivento (CB), 15 gennaio 2016Condividi pagina