Don Erminio Gallo (parroco in Celenza sul Trigno dal 16.12.2012 al 20.10.2018) | Diocesi di Trivento

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Don Erminio Gallo (parroco in Celenza sul Trigno dal 16.12.2012 al 20.10.2018)

Una foto di Don Erminio Gallo

Don Erminio Gallo è nato il 31.03.1978 a Montefalcone nel Sannio-CB- da Carlo e Costanza Lattanzio. Il 16 dicembre 2012, alla presenza del vescovo di Trivento mons. Domenico Scotti, e del clero, prende il timone della parrocchia di Celenza, concelebrando la prima messa nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Il giovane prof. don Erminio Gallo è cancelliere della curia di Trivento e già parroco di Schiavi D'Abruzzo, docente di storia della chiesa. Ordinato sacerdote nel 2002 e già Direttore dell'Archivio Storico Diocesano, viene incaricato dal vescovo mons. D. Scotti, Cancelliere della Curia Vescovile, in sostituzione di don E. Petti. È una delle tre cariche (con il vicario generale e l'economo diocesano), più importanti che con le loro specifiche competenze collaborano con il vescovo; cariche di fiducia che decadono al momento del cambio del titolare della diocesi; fiducia come cancelliere diocesano, rinnovata dal nuovo vescovo mons. Claudio Palumbo.

Il 7 agosto del 2004, dietro incarico del parroco don Nicola Gentile, presiede la processione di San Donato con il sindaco Rodrigo Cieri. Nel 2012, a seguito di disposizioni diocesane a don Erminio è stata assegnata la parrocchia di Celenza, in sostituzione di don Nicola che si è trasferito e ritirato a Selva di Altino, dove collaborerà con il parroco di quella comunità.

Dopo alcuni mesi a Celenza, don Erminio come nuovo parroco, ha concretizzato l'esecuzione dei lavori di miglioramento e manutenzione straordinaria della casa canonica in Via Rinascita e della abitazione ex proprietà di don Enrico De Aloysio in Piazza del Popolo. Ha nominato un comitato per gli affari economici ed un comitato pastorale della parrocchia. In occasione dell'anno della Fede (2013) ha organizzato con cadenza mensile quattro incontri-convegni di storia ecclesiastica presso il santuario di san Donato, conclusosi il 4 maggio 2013, con la storia, vita e figura di san Donato-Vescovo di Arezzo, ove trovasi il corpo del Santo. Il giorno seguente, prima domenica di maggio, è stata effettuata una solenne processione per le vie cittadine con la statua del santo Patrono di Celenza con la sacra reliquia del Santo portata da don Alvaro; nella solenne processione del santo patrono del 7 agosto 2013, la reliquia viene portata dal vescovo di Trivento mons. D. Scotti, accompagnato da don Erminio e don Nicola.

La reliquia, il 28 settembre 2009, unitamente al calice era stata donata ad Arezzo dal medesimo don Alvaro ai celenzani ivi recatisi in pellegrinaggio (nelle mani degli incaricati suor Celestina Ferrara e Rodrigo Cieri) che, al ritorno, hanno consegnato a don Nicola ed ora sono custoditi nel santuario. Dal 9 all'11 aprile 2016 otterrà la nuova presenza di don Alvaro a Celenza con la reliquia del Santo di Arezzo, Reliquie insigne (mai uscite da quella città ) per la devozione di diverse comunità di altri paesi che hanno come Patrono San Donato: Casalanguida, Fossacesia, Bomba, Guardiagrele, Roccamorice, Cercepiccola, Pietracatella, Castiglione M. Raimondo, Castel del Monte, con solenne processione e celebrazioni presiedute da mons. D. Scotti, alla presenza dei diversi sindaci e delegazioni. Don Erminio ha organizzato una solenne processione con la fiaccolata per le vie cittadine la sera del 15 agosto, in occasione della Madonna dell'Assunta, processione che si ripete in ogni anno. Ha coinvolto, nelle novene in onore del Santo Patrono, alcune comunità parrocchiali dell'entroterra vastese. Ogni sabato sera e la domenica alle undici celebra la messa nel santuario, ove i celenzani e devoti del santo sentono aleggiare aria francescana.

Ha rilanciato la festività di san Domenico Abate con processione il giorno 8 agosto.

Ha concretizzato nel periodo primaverile del 2014 la missione del Passionisti di san Gabriele dell'Addolorata con vari incontri comunitari e con le famiglie. Nel 2014 ha conseguito il dottorato in Storia e Beni Culturali della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma ed è professore di storia della Chiesa a Chieti presso l'Istituto Teologico Abruzzese e Molisano e a Pescara. Ha concretizzato un suo programma del restauro di alcune statue di pregio artistico sia nella Chiesa Madre S. Maria Assunta (Madonna del Rosario del 1700 del Di Zinno, San Rocco del 1800 di Emilio Labbate, San Vincenzo Ferreri del 1700 sia nel santuario di San Donato: S. Matteo Evangelista del 1700 del Di Zinno). Il 26 agosto 2016 ha arricchito il santuario di San Donato con copia originale della Sacra Sindone, offerta dal cav. Arnaldo di Lonardo dell'Associazione dei Cavalieri della Spada e del Silenzio, collocandola nel sacro immobile, con solenne processione, celebrazione della santa messa con il vescovo mons. Scotti e con grande partecipazione di popolo di fedeli.

Ha reso più funzionale la casa del giovane (oltre per incontri e catechismo) localizzandovi in una stanza l'archivio parrocchiale, provvedendo a far risistemare e rilegare diversi registri di battesimi, cresime, matrimoni, tenuti ben ordinati unitamente a documenti vari e di cui ne farà un inventario. Ha provveduto nella Chiesa di S. Maria Assunta alla sostituzione dell'impianto di riscaldamento con nuovo impianto e più funzionale. Ricercatore storico in materia ecclesiastica, scrittore. Ha pubblicato il libro S. Casto Vescovo e Martire (Patrono di Trivento), Ed. Tipografia L'Economica di Campobasso; l'interessante articolo San Casto: primo evangelizzatore della diocesi di Trivento a firma di don Erminio è stato pubblicato sull'Osservatore Romano il 28 luglio 2012 e riportato il 30 luglio 2012 sul sito diocesitrivento.it; san Castro è il Patrono di Trivento ed una sua reliquia è conservata nella sala ex voto del santuario di San Donato, insieme a reliquie di altri santi; è stato relatore del libro Da vicino e da Lontano: viaggio nella memoria storica del Molise di Giuseppe Mammarella a Larino, del libro Chiese di Frosolone: Notizie Storiche su alcune chiese ed edifici di culto di don Onofrio De Lazzaro a dicembre del 2009 a Frosolone. A Celenza, mentre portava a termine le molteplici attività parrocchiali, di curia, di docente, di studioso, ha scritto e pubblicato altri interessanti libri: L'attività della Sacra Congregazione del Concilio in Abruzzo e Molise al tempo del cardinale Antonio Carafa (1589-1590), 2014 Palladino Editore; Il beato Antonio Lucci e la sua figura di Riforma, Palladino Editore, 2015, Antonio Tortorelli, un francescano riformatore sulla Cattedra di San Casto tra il seicento e il settecento, Volturnia Edizioni, Cerro al Volturno (IS), 2015; Santa Felicita e i sette santi martiri, Palladino Editore, luglio 2015; Donato D'Arezzo, Edizioni il Pozzo di Giacobbe, aprile 2017; Il vescovo Luigi Agazio e la diocesi di Trivento-Un episcopato lungo e incisivo al tempo dell'Unità D'Italia (1854-1887), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani, 2017. Sempre a Celenza ha iniziato a scrivere un altro libro che verrà pubblicato ad aprile del 2019. Infatti su disposizioni e cambiamenti del nuovo vescovo di Trivento mons. Claudio Palumbo, viene destinato ed inviato come parroco a Torrebruna dal 20 ottobre 2018 (in sostituzione di don Francesco Corazzari ), ove da subito si è attivato per la sistemazione della casa canonica e della Chiesa Madre, mentre a Celenza è arrivato il nuovo parroco don Rosario D'Ambrosio, preceduto con la preparazione di don Osvaldo Rossi. Qualche sera prima, dopo circa 6 anni di intensa attività don Erminio, nonostante le pregresse difficoltà della comunità per lacerazioni e divisioni interne, in punta di piedi, ha celebrato la sua ultima messa, nel santuario di san Donato, benedicendo e salutando i parrocchiani presenti.

Celenza rimane orfana di un prete ed uomo di cultura. Don Rosario muore il 26 febbraio 2019 e si alternano per le attività parrocchiali, in attesa di un nuovo parroco dal 1 marzo al 12 ottobre, don Osvaldo Rossi da S. Giovanni Lipioni e don Luca Mastrangelo da Roccavivara, come amministratore parrocchiale.

Il 13 ottobre, su decreto di mons. Palumbo, prende il timone della parrocchia di Celenza padre Jean Pierre Rabenimanana della Congregazione della Madonna de la Salette a Grenoble, in Francia e con lui dal 20 dicembre 2019, collabora il diacono Adrien, prossimo sacerdote e padre della medesima Congregazione, entrambi del Madagascar.
Mons. Palumbo, nell'omelia dell'insediamento di padre Jean Pierre, ha precisato che intende fare del santuario di san Donato "una clinica spirituale", frequentato da tanti turisti e fedeli ed a ciò possono ben adoperarsi i padri della Congregazione, nulla togliendo alla Chiesa Madre S.Maria Assunta.
Le attenzioni di don Erminio, con le maggiori celebrazioni e funzioni, con la copia originale della Sacra Sindone, con i vari convegni ed interventi, potranno far sì che il santuario, possa essere più valorizzato dai celenzani e dai fedeli del Santo.

Antonio CieriCelenza sul Trigno, 26 febbraio 2020

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