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La lettera del Vescovo Claudio ai sacerdoti in occasione del Giovedì Santo
Il Giovedì Santo. La giornata sacerdotale per eccellenza essendo, come scriveva san Giovanni Paolo II, il "giorno in cui il Signore Gesù, fece alla Chiesa il dono dell'Eucaristia e con essa istituì il nostro sacerdozio, non so fare a meno di rivolgervi — com'è ormai tradizione — una parola che vuole essere di amicizia e, direi, di intimità, nel desiderio di condividere con voi il ringraziamento e la lode.
Lauda Sion, Salvatorem, lauda ducem et pastorem, in hymnis et canticis! Davvero grande è il mistero di cui siamo stati fatti ministri. Mistero di un amore senza limiti, giacché « dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine » (Gv 13, 1); mistero di unità che, dalle scaturigini della vita trinitaria, si riversa su di noi per farci « uno » nel dono dello Spirito (cfr Gv 17); mistero della divina diakonia che porta il Verbo fatto carne a lavare i piedi della sua creatura, indicando nel servizio la via maestra di ogni rapporto autentico tra gli uomini: « Come ho fatto io, così fate anche voi... » (cfr Gv 13, 15)".
La lettera del Vescovo a tutti i presbiteri
Ufficio comunicazioni socialiTrivento, 9 aprile 2020