Inizio del ministero pastorale di Sua Eccellenza Mons. Camillo Cibotti nella diocesi di Trivento | Diocesi di Trivento

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Inizio del ministero pastorale di Sua Eccellenza Mons. Camillo Cibotti nella diocesi di Trivento

Inizio del ministero pastorale di Sua Eccellenza Mons. Camillo Cibotti nella diocesi di Trivento

Alle 17.30 del 26 aprile 2026, Monsignor Camillo Cibotti varcava le soglie della cattedrale di Trivento, accolto dal suono festoso delle campane e dalla numerosa folla di fedeli che attendevano esultanti il loro nuovo pastore.

Ricevuto l'omaggio del Capitolo Cattedrale, baciata la Croce e asperso i presenti con l'acqua santa, il presule si è diretto alla Cappella del Santissimo Sacramento e, subito dopo, ha venerato i busti reliquiari dei santi patroni, esposti sull'altare maggiore.

Il sindaco di Trivento, Dott. Luigi Pavone, e il presidente della Giunta Regionale, Ing. Francesco Roberti, hanno rivolto un indirizzo di saluto a Mons. Cibotti, dichiarandosi entrambi pronti a un'attiva collaborazione volta non solo al bene dell'intera collettività diocesana, ma a tutto il territorio molisano.

Alle 18.00 in punto, dalla cappella dell'episcopio di Trivento, si è snodata la processione introitale composta dai presbiteri della diocesi di Trivento, da molti presbiteri della diocesi di Isernia-Venafro e da una nutrita rappresentanza dei sacerdoti dell'arcidiocesi teatina.  Mentre il coro intonava il canto d'ingresso, i sacerdoti prendevano posto nella cattedrale colma di autorità civili e militari, di fedeli e di religiose di entrambe le diocesi.

Concluso il saluto dell'Amministratore apostolico, Mons. Claudio Palumbo, è iniziato l'atto di insediamento canonico con la lettura della bolla pontificia, per mezzo della quale papa Francesco ha unito in persona Episcopi la diocesi di Isernia-Venafro e quella di Trivento. Si riporta di seguito il testo:

«Al Venerabile Fratello Camillo Cibotti, Vescovo di Isernia-Venafro, costituito Vescovo della Chiesa Triventina, unita in persona Episcopi con la Chiesa di Isernia-Venafro, salute e benedizione.
In virtù del mandato conferitoCi dall'Ufficio di successore dell'apostolo Pietro, dirigiamo volentieri la Nostra attenzione a tutto ciò di cui è necessario provvedere per le Chiese, in primo luogo per le cattedrali. Per questo motivo, guardando con sollecitudine la Chiesa universale, Ci rivolgiamo in particolare a quella Triventina, rimasta vacante per il trasferimento del Venerabile Fratello Claudio Palumbo nella Diocesi di Termoli-Larino. Pertanto, Venerabile Fratello, dopo matura riflessione, abbiamo voluto metterti a capo di quella Chiesa, ritenendoTi idoneo per le molteplici doti che Ti distinguono, ossia la tua umanità, la tua prudenza e la capacità d'azione, dimostrate nel tuo ministero nella Diocesi di Isernia–Venafro.

Di conseguenza, come esigono l'attuale situazione e l'ordine della ragione, considerato il parere del Dicastero per i Vescovi, agendo con la Nostra potestà apostolica, Ti nominiamo e costituiamo Vescovo della Diocesi di Trivento, con tutti i diritti e i doveri che ne derivano. Inoltre, stabiliamo che le Chiese di Trivento e di Isernia-Venafro siano unite tra loro in persona Episcopi e che per entrambe le Chiese vi sia un solo e medesimo Vescovo.
Avrai cura che queste lettere siano rese note al clero e al popolo di detta Diocesi, che esortiamo a stimarTi, ad amarTi e a collaborare diligentemente con Te, nuova Guida spirituale.
Venerabile Fratello, mentre Ti affidiamo all'intercessione della Beata Vergine Maria, Ti incoraggiamo a continuare nel Tuo ministero e a provvedere con cuore paterno a tutti coloro che Ti sono affidati, in modo speciale a quanti sono nel bisogno, difendendo i loro diritti e testimoniando loro la verità di essere amati da Dio e dalla Chiesa.

Dato a Roma, presso il Laterano, il giorno 24 del mese di Febbraio dell'anno del Signore 2025, dodicesimo del Nostro Pontificato».

Commovente è stato il momento in cui ciascun presbitero della diocesi triventina si è recato alla cattedra a prestare la sua obbedienza al nuovo pastore che, per mezzo di un decreto, ha riconfermato tutte le cariche diocesane.
All'atto di insediamento canonico è seguita la celebrazione eucaristica, alla quale hanno concelebrato i metropoliti di Campobasso-Bojano e de L'Aquila e i vescovi di Termoli-Larino e di Sulmona-Valva.

Nell'omelia Monsignor Cibotti ha commentato il vangelo della II domenica di Pasqua, mettendo in evidenzia come il Cristo Risorto è sempre presente nella vita della Chiesa e nella vita di ciascun fedele.

Al termine della Messa, don Mario Fangio, riconfermato nella sua carica di vicario generale, a nome di tutti i presbiteri ha rivolto al Vescovo " l'ufficiale benvenuto", evidenziando il desiderio e la volontà del presbiterio, dei religiosi, delle religiose e di tutto il Popolo di Dio che è nella Chiesa di Trivento ad una piena e fattiva cooperazione, impastata di obbedienza e rispetto filiale, volta alla crescita e alla cura della "Vigna del Signore".

Le parole conclusive di Monsignor Cibotti hanno contribuito ad accrescere l'entusiasmo e a riempiere di consolazione il cuore di tutti i presenti e di coloro che seguivano l'evento diocesano trasmesso da Tele Trigno. Da esse, infatti, è emerso il suo amore e la gioia di guidare questa Chiesa, unita in persona episcopi a quella di Isernia-Venafro, affidatagli dalla volontà divina.

Alle 20 circa, i presbiteri e i fedeli lasciavano la cattedrale con animo sollevato, e soddisfatti di aver conosciuto il loro nuovo pastore.

Ufficio Comunicazioni SocialiTrivento, 27 aprile 2025

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