27 Novembre - Prima Domenica di Avvento | Commento al Vangelo

Commento al Vangelo

27 Novembre - Prima Domenica di Avvento

Liturgia: Is 63, 16b-17.19b; 64, 2-7; Sal 79; 1Cor 1, 3-9; Mc 13, 33-3727 Novembre - Prima Domenica di Avvento Inizia un nuovo anno della liturgia, della preghiera. Inizia il tempo d’avvento, l’attesa del natale, di quel bambino figlio di un Dio che ha fiducia di noi e che non si stanca di esortarci a stare svegli per cogliere la vita nell’attimo che passa e che porta in sé la pazienza di Dio il quale non vuole che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi e che la sua casa sia piena.

Nell’attesa d’avvento bisogna vegliare con fedeltà operosa. Il tempo è cammino, sequela di Cristo. A differenza di chi perde tempo dietro a date e scadenze oppure, disilluso di tutto, non aspetta più niente e nessuno, il discepolo di Gesù sa cosa fare: mettersi al servizio.

Gesù si rivolge a tutti, non solo ai pochi discepoli; il suo invito alla vigilanza è universale, cosmico: quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate! Vigilare è più che non dormire, è mettersi in ascolto, è cercare. Nella fede, veglia chi vive ogni avvenimento rimanendo unito a Gesù, con la sua stessa sapienza e pazienza, senza la paura della catastrofe, ma con l’infinita meraviglia per la continua venuta della gloria del Signore.

Il vangelo descrive la vigilanza con tre espressioni: la partenza del padrone della casa dopo averla lasciata ai servi; la consegna ad ogni servo di un'opera e del potere per compierla; l'ordine di vigilare. La fede è pienezza di responsabilità: quello che il Signore mi ha affidato, è come fosse proprio mio. Avvento è arrivo. E Gesù “Arrivò senza essere aspettato, venne senza essere stato concepito. Solo la madre sapeva ch'era figlio di un annuncio del seme che sta nella voce di un angelo. Era accaduto ad altre donne ebree, a Sara per esempio. Solo le donne, le madri, sanno cos'è il verbo aspettare. C'è un'attesa prima, che spetta a Dio. Il Suo tempo infinito si contrae nel finito di un'attesa. Dio aspetta: «Per farvi misericordia». Il tempo di Avvento sta a imitazione di, sta dirimpetto all'eternità di un Dio che accetta di farsi periodico, irrompendo nel mondo a mesi stabiliti con nascita, morte e risurrezione” (Erri de Luca).Mons Angelo Sceppacerca27 novembre 2011
Licenza Creative CommonsLe informazioni e gli articoli pubblicati su questo sito sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia