8 settembre - Natività della Beata Vergine Maria | Commento al Vangelo

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8 settembre - Natività della Beata Vergine Maria

Liturgia: Mi 5, 1-4; Sal 12; Mt 1,1-16.18-238 settembre - Natività della Beata Vergine Maria

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

Questa pagina di Vangelo presenta la storia di Israele, a partire da Abramo, come un pellegrinaggio che conduce a Cristo. La genealogia, con i successi e i fallimenti dei suoi protagonisti, ci dimostra che Dio può scrivere diritto anche sulle righe storte della nostra storia. Dio ci lascia liberi, ma sa trovare anche nel nostro fallimento nuove vie per il suo amore. Dio non fallisce. Questa genealogia è, perciò, una garanzia della fedeltà di Dio e per noi l'invito a camminare sempre di nuovo verso Cristo

Quei nomi sono la somma di generazioni solo maschili, ma alla fine, c'è Maria, la sposa di Giuseppe, dalla quale nasce Gesù. Generare è un verbo usato all'attivo con gli uomini, al passivo con le donne: da Maria fu generato Gesù. Gesù nasce da una donna umile, esposta al dubbio del giudizio e al pericolo della condanna. Il Signore ha scelto Israele perché è il più piccolo fra i popoli e lui lo ama!

L'inizio del vangelo è umile; solo alla fine si mostrerà nella sua perfezione: è la strada del seme che diventa albero. Viene in mente l'inizio della Bibbia ("In principio Dio creò il cielo e la terra") e del vangelo di Giovanni ("In principio era il Verbo"); anche Matteo parte dalla genealogia di Gesù e ci dice che Gesù è figlio d'Abramo al quale il Signore aveva promesso che avrebbe reso grande il suo nome ed in lui avrebbe benedetto tutta la terra; Gesù è anche figlio di Davide a cui il Signore aveva assicurato una discendenza il cui trono sarà stabile per sempre (2 Sam 7,12).

La nascita di Gesù è raccontata attraverso gli occhi di Giuseppe che riconosce la presenza del Dio-con-noi nei fatti inaspettati che toccano Maria, sua sposa. Maria viene chiamata "Madre" prima ancora di esserlo. Luca la chiama "vergine" e più avanti sarà chiamata "sposa". Qui è subito indicato il destino di Maria: essere madre del Figlio di Dio e, in Lui, di tutti i viventi.

Il racconto della Natività della Vergine Maria è nel Protovangelo di Giacomo dove si racconta di Gioacchino, uomo ricco e giusto Gioacchino, che portava al Signore molte offerte, finché un giorno viene rimproverato: non avendo egli prole, infatti, non può offrire per primo. Gioacchino allora scopre che tra i discendenti delle 12 Tribù d'Israele, è l'unico a non avere figli, così si dispera e scappa nel deserto. Intanto, a casa, sua moglie Anna, già angosciata per la propria sterilità, inizia anche a temere di restare vedova. Ma l'arcangelo Gabriele viene a visitarla annunciandole l'imminente maternità. A quel punto arriva dal deserto anche Gioacchino con le sue greggi; anche lui ha ricevuto l'annuncio dell'angelo e corre ad abbracciare la moglie. Entrambi rendono grazie al Signore e promettono di consacrargli il nascituro. Per Anna, poi, si compiono sei mesi di attesa e al settimo partorisce una bambina, cui dà il nome Maria.

A Gerusalemme nel IV secolo venne edificata la basilica di sant'Anna e nel giorno della sua dedicazione veniva celebrata la natività della Madre di Dio. La festa si estese poi a Costantinopoli e fu introdotta in occidente da Sergio I, un papa di origine siriana. La natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della salvezza. Aurora che precede il sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la gioia del Salvatore.

Mons Angelo Sceppacerca8 settembre 2021
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