NewsE' morto Mons. Geremia CarugnoMartedì mattina, 28 agosto,dopo un breve ricovero presso l'Ospedale San Francesco Caracciolo in Agnone, ha posto fine alla sua esistenza terrena Mons. Geremia Carugno, L'anno prossimo avrebbe celebrato il sessantesimo di sacerdozio lui che fin all'inizio del suo lunghissimo e fecondissimo servizio sacerdotale, per oltre quindici anni, era stato padre spirituale del Seminario vescovile di Trivento e poi, a Capracotta, parroco di Santa Maria in cielo Assunta. Don Geremia era nato in Agnone il 10-12-1923, dopo gli studi ginnasiali presso il Seminario di Trivento e quelli liceali e teologici nel regionale di Chieti, era stato ordinato presbitero da mons. Epimenio Giannico l'11-7-1948. Dopo la lunga e fruttuosa esperienza di padre spirituale, si era anche laureato in teologia e poi era stato nominato parroco di Capracotta. Nel 2000 aveva dato le dimissioni e da qualche anno viveva e celebrava in casa, amorevolmente assistito dalla dolcissima sorella Edelia.Il Vescovo di Trivento, Mons. Domenico Scotti, non appena appresa la triste notizia, si era recato proprio il giorno 27 agosto a portare all'illustre teologo il conforto della grazia del sacramento dell'Unzione degli infermi, ha provveduto a darne l'annuncio a tutti i sacerdoti della Diocesi manifestando tutto il suo doloroso rimpianto per una perdita così preziosa e invitando a passare dall'umano rammarico alla cristiana speranza del premio eterno per don Geremia, servo fedele e saggio nella chiesa del Signore.Ritornano ora vivi e splendenti i ricordi nei quali risalta sempre genuino lo zelo, la saggezza e la giovanile dedizione della sua gioiosa, appassionata e fervorosa opera di educatore:quando la limpida coscienza sacerdotale pervadeva ogni sua predica e ogni incontro personale, esortando a vivere la propria vocazione "sempre forti nella fedeltà e ogni giorno fedeli nella donazione al Signore".I seminaristi di un tempo, ora sacerdoti della Diocesi di Trivento, in questo momento di transito doloroso, ripensano le rare doti dell'impareggiabile educatore (scrittore, pittore, poeta e vignettista) e intendono custodire i suoi insegnamenti, i suoi esempi e anche i suoi scritti. Come non ricordare il bellissimo manuale di meditazioni "Duc in Altum" che venne adottato negli anni sessanta in molti seminari minori italiani? Anzi, mentre grati ricordano al Signore don Geremia, che è stato sempre grande e fedelissimo servitore della Chiesa, soprattutto nelle ultime faticose giornate di sofferenza e di folgorante testimonianza, si impegnano anche a diffondere l'eredità spirituale di questo degnissimo uomo della chiesa di Cristo. Chiunque ha conosciuto, amato e apprezzato don Geremia, vivendo il momento del lutto illuminato e confortato dalla fede, forte del suo insegnamento, sarà capace di trasformare l'esperienza di questo doloroso e inatteso transito maggiormente proteso nell'attuazione del progetto pastorale che il prossimo mese il Vescovo Scotti presenterà alla comunità diocesana.Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali - Comunicato StampaTrivento (CB), 28 agosto 2007Condividi pagina