Riflessioni
Settembre, tutti in carrozza, si parte, si riprende il cammino normale
Quante canzonette degli anni sessanta potrebbero far da colonna sonora al nostro nostalgico vissuto quotidiano: “Verrà, lo so verrà la fine di agosto”, con la festa dell’estate che “appena incominciata è già finita”. Ma soprattutto mi tocca si o no “ricominciare”…?
Mi ritrovo morso solo dai rimpianti o tutto ben infervorato per un proficuo coinvolgimento di grazia?
Settembre: sono in grado di lasciare i mefitici oceani della pigrizia e di asciugare il triste pianto di una solitudine profonda, frastagliata, grinzosa, penosamente caratterizzata da lugubri sospiri e da sterili lamentele?
Settembre: è un mese che ad ogni anima saprà far capire dove le onde della noia s'infrangono, dove le catene della indolenza si dissolvono, perché con le mani, con le labbra, con gli occhi e, soprattutto, con il cuore si possono comporre perfette melodie inneggianti all’altruismo, alla solidarietà e alla fede.
Settembre: sarà bello lasciarmi ancora una volta guidare dallo Spirito per poter discendere, dopo aver volato di fiore in fiore, come un ape randagia sulle splendide opere della creazione, negli alveari del fuoco della Parola, lì dove l’amore indomito del Cristo mi aspetta, per inebriarmi e per straziarmi con la sua estasi di ascolto silenzioso.
Settembre: potremo tutti riaccendere le stelle, radicandole nel blu silenzioso della notte, abbandonati al vento dello Spirito, che, dopo aver tritato gli errori del cuore, allontanato i nembi della paura e sfilacciato i sogni illusori e devastatori della mente, ci contagerà con i fremiti dell'aurora nascente e per l’ardua salita della sequela ci accompagnerà.
Settembre: sarò finalmente in grado di catturare i flebili bisbigli dell’Amore e inciderli, come indelebili tatuaggi, sulla inseparabile pelle della mia vita?
Don Mimì Fazioli
di don Mimì FazioliTrivento (CB), 30 agosto 2008