Il recital "PAULUS" è di scena per il terzo incontro quaresimale a Trivento | Diocesi di Trivento

Editoriale

Il recital "PAULUS" è di scena per il terzo incontro quaresimale a Trivento

Il recital San Paolo: un apostolo unico nel suo genere, sollevato in questo anno giubilare dal limbo della sua solitudine, la solitudine dei numeri unici. Ogni essere umano è di per sé unico e irripetibile; qualsiasi accoppiamento risulta una forzatura, richiede comunque adattamento. Siamo uguali per un certo verso e siamo diversi per un altro: solo che c’è chi ne è cosciente e chi no. Io non sono meglio di te, io sono nessuno e anche tu, forse, sei niente. Rispetto al nostro microuniverso, io non sono prevalente, come tu non lo sei nel tuo, ma c’è sempre la probabilità di incontrare un genio dietro l’angolo. Paolo è un vero genio nell’intero cosmo biblico, come scrittore egli è sublime e, pur sforzandosi di essere un buon comunicatore, egli a volta è difficile da seguire e da comprendere. Il recital ce lo vuol rendere più abbordabile e familiare

Sabato i giovani dell'Associazione parrocchiale di Celenza sul Trigno daranno vita, presso la il salone del Centro sociale di Colle San Giovanni al recital "PAULUS". La regia dello spettacolo è stata affidata a Suor Maria Rosa, collaboratrice parrocchiale e appartenente alle Sorelle Francescane della Carità, le musiche e i testi sono stati ripresi da Fabio Baggio, la rappresentazione è affidata a venticinque giovani attori che sono tutti debuttanti, ma pur sempre bravissimi. Il vescovo diocesano mons. Domenico Scotti assisterà al recital.

La rappresentazione alla quale assisteremo si armonizza tra recitato e una serie di canzoni che ci guideranno, passo dopo passo, verso la consapevolezza che Paolo ha di sé, alla ricerca di quella particolare sofferenza intima e profonda, perché nessuna sofferenza è pari a quella gioia sofferta che lui prova nel riconoscersi chiamato dal Signore, che lo fa vibrare tra il piacere dell’essere stato scelto e il dolore nel costatare la decisione dei suoi compatrioti ad autoescludersi dall’evento della salvezza cristologica. E questo passaggio, attraverso il lato oscuro della loro anima, lo conosciamo così bene, il loro voler restarne deliberatamente lontani, ci appare evidente in tutta la sua forza enigmatica. Perché l’amore di Paolo è un insieme fatto di piacere, di coraggio, di forza e di determinazione, tutto intriso del dolore più grande che lo possa aver colpito, e noi, risentendolo descritto con le parole, con la musica o con la voce, ne saremo anche noi del tutto attraversati.

I concittadini triventini sono invitati ad assistere al recital, messo su dai giovani di Celenza, con tanta passione e misura, con l’orgoglio e l’indispensabile forza, loro che sono stati capaci di vincere le piccole insicurezze e intendono offrirci un piccolo capolavoro come è questo “PAULUS”, rappresentazione che si sviluppa secondo la stessa architettura circolare delle lettere del grande Apostolo delle genti del quale celebriamo il bimillenario della nascita.Trivento, 12 marzo 2009

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