Amico io vado in cerca di una croce. Vedi, ho un Cristo senza croce, l'ho acquistato presso un antiquario. Mutilato e bellissimo. Ma non ha croce. Per questo mi si è affacciata un'idea. Forse tu hai una croce senza Cristo. Quella che tu solo conosci. Tutti e due siete incompleti. Il mio Cristo non riposa perché gli manca una croce. Tu non sopporti la croce, perché le manca Cristo. Un Cristo senza croce, una croce senza Cristo. Ecco la soluzione: perché non li uniamo e li completiamo? Perché non dai la tua croce vuota a Cristo? Ci guadageneremo tutt'e due. Vedrai. | | Tu hai una croce solitaria, vuota, gelata, paurosa, senza senso: una croce senza Cristo. Ti capisco: soffrire è illogico. Non comprendo come hai potuto sopportare cosi a lungo. Una croce priva di Cristo è una tortura, il principio logico della disperazione. Hai il rimedio tra le mani. Non soffrire più solo. Su, dammi questa croce vuota e solitaria. Dammela. Ti darò in cambio questo Cristo mutilato, senza riposo, né croce. La tua croce non è più solamente tua; è anche e nello stesso tempo la croce di Cristo. Su, prendi la tua croce amico; la tua croce con Cristo. Non sarai più solo a soffrire. La porterete in due, il che vuol dire dividerne il peso. E finirai per abbracciare e amare la tua croce, una volta che Cristo sarà in essa. |