Genitori: di che livello siete?Un secondo decalogo per i genitori: i figli e la scuola Educare i figli a vivere l’ordine in tutti i sui aspetti. In particolare, nel campo dello studio, abituarli a studiare ad ora fissa – le prime ore del pomeriggio sono le più propizie -, a tenere bene il materiale scolastico ( libri, matite, gomme...). E’ importante dormire le ore adeguate alla propria età, perché la mancanza di sonno riduce notevolmente le capacità di apprendimento e concentrazione: dunque far rispettare ai figli l’orario stabilito per andare a letto ( se in tv c’è qualcosa di "irrinunciabile" si potrà registrare e veder il giorno dopo). La riuscita in questo campo dipenderà molto dalla costanza con cui riusciranno ad essere esigenti i genitori. Trovare il modo di motivare i figli allo studio. La passione per i contenuti dello studio si può ottenere in vari modi: ad es. portando i figli a vedere reperti storici, edifici, visitando mostre, musei – esistono anche musei specifici per i più piccoli – o altri luoghi relativi agli argomenti studiati ( la foce di un fiume, un lago di origine vulcanica, il luogo dove si è svolta una battaglia...), parlando in famiglia dei temi di studio. La motivazione allo studio è molto legata anche al rapporto dell’alunno con l’insegnante: dunque è compito del genitore favorire questo buon rapporto, incontrando gli insegnanti con regolarità, spiegandogli qual’è il carattere di nostro figlio, smorzando i motivi di contrasto (alunno/insegnanti e genitori/insegnanti). Invitare a casa i compagni di scuola dei figli. Studiare con un amico più essere più piacevole per il figlio (probabilmente non perderanno tempo, per fare i compiti in fretta e poter poi giocare) e più utile per l’apprendimento (il confronto è sempre utile): ovviamente scegliendo bene l’amico! Coltivare la passione per la lettura. Stimolare l’interesse per le notizie di attualità, ciò che accade nel proprio paese e nel resto del mondo, attraverso il commento di alcune notizie in famiglia, la visione del telegiornale – a seconda dell’età sarà consigliabile seguire quello per adulti o quelli specifici per i più piccoli, come il "Gt ragazzi" o "Tg junior". Dare un tempo ridotto a tv, play-station, game-boy (l’ideale sarebbe non superare le 2 ore quotidiane complessive): è provato, infatti, ormai che stancano la vista e riducono le capacità di attenzione e concentrazione aumentano l’aggressività. La televisione può essere un buon mezzo di apprendimento selezionando i programmi: documentari (Geo & Geo...), programmi storici o scientifici ("La macchina del tempo", "Quark"...), programmi per la lingua straniera ( "Otus Lotus","Il Divertinglese"...). Il resto... spazzatura, molto spesso. Come in tutte le cose è giusto educare alla misura. Lo studio deve avere il suo spazio adeguato: non troppo poco ma neanche troppo, non va bene che i figli siano "asini", ma neanche "secchioni". A questo scopo può servire spingerli a coltivare altri interessi, come lo sport, uno strumento musicale...: per i primi sarà una valvola di sfogo e per i secondi il mezzo per non chiudersi nello studio facendone un’assoluto ( spesso anche a scapito dell’amicizia). Coltivare altri interessi non significa riempire i figli di impegni tanto da togliergli anche lo spazio per il gioco, gli hobbies ed altro, fino a portarli allo sfinimento. Anche noi genitori dobbiamo avere misura! Infine ricordatevi – voi genitori – che non è importante che vostro figlio sia il "primo della classe", ma che abbia l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie capacità ( che sono diverse per ciascuno).don MimìTrivento (CB), 7 febbraio 2011Condividi pagina