Buona e santa Pasqua 2011 | Diocesi di Trivento

Riflessioni

Buona e santa Pasqua 2011

Buona e santa Pasqua 2011 Questa Pasqua di Risurrezione saprà ridonarci brevi ma intensi attimi di gioia, e ancora tanti dolci sorrisi, pur se a volte coronati da lacrime di felicità che, però, renderebbero ancor più luminoso il nostro viso?

Quanti arcani linguaggi hanno racchiuso i religiosi silenzi della Quaresima e i gemiti della Passione, quanta angoscia profonda è straripata dagli ultimi drammatici eventi, vicini e lontani da noi, approdati sulle effimere spiagge, dove si sono arenati i fragili sogni di tanti uomini disperati.

Costoro inseguivano la libertà ed hanno dovuto combattere contro la paura e l’egoismo, vecchi fantasmi rinverditi dal disprezzo, vaganti nell’incertezza della notte della disperazione, più nera delle ombre e del buio.

L’alba della Pasqua metta fine a questa pioggia di dolore, asciughi le oscure e fitte lacrime dei disperati, anche i fiori più belli hanno le loro lacrime, le lacrime di rugiada, ed esaudiscale voci tumultuose dei profughi, riaccenda per ognuno il sole della speranza.

Sorge con Cristo un nuovo sole, il Sole eterno che conforta i nostri lamenti, che placa i nostri tormenti, che rinnova le antiche promesse, e ci conduca verso il terso e pulito, verso il vero e santo Amore.

Pasqua è un segnale sicuro, tra le miriadi di feste che celebriamo nel corso della vita, cullati da sussurri di amabili creature della terra,e sola ci svela la strada maestra di Colui che per noi è veramente Via, Verità e Vita, di Colui che ci proietta nel suo Regno di grazia e di pace.

Pasqua è la garanzia che in ogni istante della nostra vita, se facciamo silenzio attorno a noi e dentro di noi, Egli ci darà la tranquillità e ci farà trovare il modo di risolvere i nostri problemi e le nostre difficoltà: quei piccoli o grandi problemi che ogni giorno ci rendono tristi, ci angustiano, ci opprimono, ci preoccupano, ci fanno piangere.

Non possiamo rimandare ancora troppo a lungo: proviamo ad aprirGli il nostro cuore, cerchiamo di affidare la nostra vita alle mani di Dio ed questa rifiorirà, vi saranno momenti veramente felici, ritroveremo gli amici, e le nostre giornate saranno più dolci e serene, profumate di pace, ricolme di amore.

Gesù mettiamolo e custodiamolo tutto nel nostro cuore e nel caldo silenzio del nostro cuore proviamo a dirgli “Grazie”, ad offrirgli un bel sorriso, a dirgli un sì generoso e appassionato.

Riprendiamo, giulivi, a cantare il nostro solenne Alleluja a Cristo Risorto, e una quiete profonda e soave ci farà uscire dagli anfratti del peccato, ci libererà dalla schiavitù dell'uomo primordiale, spezzerà le catene della tirannia della dolorosa realtà e ci farà gustare la sua dolce presenza, la gioia del soprannaturale che sgorga dal germe del divino ammonimento della sacra parola.

Poiché la nostra vita è come un libro, ogni giorno c’è sempre una nuova pagina e ogni anno scriviamo un nuovo capitolo nel quale immergerci per vivere a fondo ogni nuova, esaltante emozione, possiamo lasciare da parte i momenti brutti delle pagine precedenti e riportare nel proprio cuore i tanti momenti più belli ed accattivanti che stiamo vivendo.

E’ vera Pasqua se sapremo donare al mondo il meglio di noi stessi!

Dai il meglio di te

Se fai il bene, tiattribuiranno
secondi fini egoistici
non importa, fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
non importa realizzali.
Il bene che fai
verrà domani dimenticato.
Non importa fa' il bene!
L'onestà e la sincerità
ti rendono vulnerabile
non importa,
sii franco e onesto.
Dà al mondo il meglio di te,
e ti prenderanno a calci.
Non importa,
da’ sempre il meglio di te.
(madre Teresa di Calcutta) don Mimì FazioliTrivento (CB), 19 aprile 2011

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