In preparazione alla Comunione e alla Cresima | Diocesi di Trivento

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In preparazione alla Comunione e alla Cresima

In preparazione alla Comunione e alla Cresima La Parrocchia della Cattedrale invita ogni famiglia nella quale c'è una persona che si prepara,in queste settimane, a ricevere un Sacramento a rimettere necessariamente al centro della propria giornata lo spirito evangelico e la pratica della preghiera.

Per ridare fiducia ai genitori, è quanto mai opportuno l'incoraggiamento paterno che il Card. Carlo Maria Martini ha rivolto ai genitori in una splendida lettera poco prima di lasciare il suo servizio pastorale a Milano: "La vostra vocazione a educare è benedetta da Dio: perciò trasformate le vostre apprensioni in preghiera, meditazione, confronto pacato. Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto. Educare è una grazia che il Signore vi fa: accoglietela con gratitudine e senso di responsabilità. Talora richiederà pazienza e amabile condiscendenza, talora fermezza e determinazione, talora, in una famiglia, capita anche di litigare e di andare a letto senza salutarsi: ma non perdetevi d'animo, non c'è niente di irrimediabile per chi si lascia condurre dallo Spirito di Dio".

In pratica bisogna:

  • cogliere le occasioni della vita quotidiana per parlare di Dio, per comunicare la sua Parola, per interpretare gli eventi e per orientare il cammino; alcune occasioni della vita, per quanto dolorose e problematiche (come ad es. la morte di una persona cara) sono preziosi per trasmettere una visione della vita e l'interpretazione della fede: sottrarre ai bambini queste occasioni (per esempio nascondere l'esperienza della morte del nonno) significa farli trovare impreparati davanti a inevitabili traumi che la vita riserverà più avanti;

  • valorizzare i segni che richiamano la presenza di Dio e la comunicazione con lui nella preghiera: un'icona o immagine sacra, un cero, un simbolo sacro, uno spazio particolare... rifuggendo dall'uso esclusivo di parole e di concetti astratti;

  • "narrare" le opere di Dio nella storia della salvezza come raccontare, suscitando gratitudine, gli interventi di Dio nella storia della famiglia e nella vita quotidiana (abbiamo molto da imparare dalla tradizione ebraica: basti pensare al contesto catechetico della celebrazione della Pasqua!); il Catechismo dei bambini ribadisce l'efficacia pedagogica della narrazione della storia sacra ai bambini;

  • pregare insieme in famiglia: la preghiera comune in famiglia diventa un momento prezioso di educazione alla fede; soprattutto alla sera, essa rende abituale l'osservare con interesse l'intreccio degli eventi e lo scorrere delle persone davanti a noi come parte della nostra storia e della nostra famiglia, e aiuta a riconoscere l'agire di Dio che opera per il nostro bene anche quando noi non ce ne accorgiamo. La preghiera familiare, per educare al senso della vita e per non perdere il riferimento all'esperienza quotidiana, deve avere due caratteristiche, sottolineate anche dal Papa nella "Familiaris consortio". "È una preghiera fatta in comune, marito e moglie insieme, genitori e figli insieme" ed è "impastata di quotidiano".


Pregare significa ascoltare Dio che ci parla.

Pregare significa imparare ad ascoltare.

Pregare significa scoprire Dio che ci ama.

Pregare è allo stesso tempo:

  • ascolto del Signore,

  • mettersi a sua disposizione,

  • lode e ringraziamento,

  • slancio filiale, domanda fiduciosa.

Pregare significa prendere coscienza dello Spirito Santo in noi.

Pregare significa lasciarsi rinnovare da Dio.

Pregare significa;

  • presentarsi a Dio completamente liberi,

  • abbandonarsi a lui,

  • pronti a ricevere ogni cosa da lui.

Pregare significa entrare in relazione con il Dio vivente.

Pregare significa tendere l'orecchio

e sforzarsi di percepire il messaggio di Dio.

Pregare è restare con la fede

e con l'amore in presenza di Dio

per lasciarsi lavorare da lui.

Pregare significa impegnarsi totalmente.

Pregare significa credere

che in fondo alla strada c'è una luce,

perché Dio prende per mano coloro che lo cercano.

"Niente ti turbi, niente ti spaventi.

Tutto passa, solo Dio non cambia.

La pazienza ottiene tutto.

Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta!

Il tuo desiderio sia vedere Dio,

il tuo timore, perderlo,

il tuo dolore, non possederlo,

la tua gioia sia ciò che può portarti verso di lui

e vivrai in una grande pace." (S. Teresa D'Avila)

Per la PRIMA COMUNIONE

È la festa del cuore: tutti si aprano e riconoscano l'Amore misericordioso di Cristo.

Appuntamenti:

  • 1° giugno, ore 15.00: ultima preparazione, Confessioni;

  • 3 giugno, ore 10.00: Raduno nell'Istituto Santa Chiara;
    ore 10.55: Processione;
    ore 11.00: Messa di Prima Comunione.

Ragazzi:

  • È bene curare la vostra preparazione immediata partecipando ogni sera al mese di maggio, per la recita del Rosario e per il servizio liturgico durante la Messa;

  • È opportuno, ogni sera con la recita delle varie preghiere, fare bene l'esame di coscienza e recitare l'atto di dolore;

  • Predisponetevi alla preparazione e al ringraziamento della Comunione prima, durante e dopo la Messa;

  • Se battezzati in altra parrocchia dovete portare il certificato di Battesimo.

Genitori:

  • Prestate molta attenzione ad essere voi stessi i primi testimoni della fede con un autentico spirito di preghiera, con l'esercizio quotidiano delle virtù e delle opere di misericordia, con la partecipazione alla messa domenicale. In questa occasione fate anche voi una bella Confessione e una santa Comunione;

  • Preparate la festa, ma con molta moderazione, e sia questa anche l'occasione per riconciliarvi con parenti e amici.

  • Gli altri anni i genitori si sono sempre preoccupati dell'addobbo dei fiori per la chiesa;

  • Fate sempre posto alla generosità verso i poveri;


Per la CRESIMA o CONFERMAZIONE

È la festa dello Spirito Santo: vero protagonista della vita spirituale, da ora in poi, che elargisce a tutti i suoi sette santi doni: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timor di Dio.

Appuntamenti:

  • 25 maggio, ore 15.00: ultima preparazione, incontro con il Vescovo, Confessioni;

  • 27 maggio, ore 11.00: amministrazione della Santa Cresima.

È bene trovarsi in chiesa per le ore 10.30.

Ragazzi:

C'è da verificare se siete motivati spiritualmente, pronti e preparati al grande impegno che richiede la testimonianza cristiana.

In pratica dovete essere:

  • Fondamentalmente sereni, leali e generosi;

  • Assidui nella preghiera personale e alla messa domenicale;

  • Impegnati sempre ad aiutare gli altri e a reagire contro ogni male;

  • Veramente innamorati di Cristo e del suo Vangelo;

  • Pronti ad ospitare, consultare e ascoltare lo Spirito Santo ogni giorno e prima di ogni decisione importante

  • Se battezzati in altra parrocchia dovete portare il certificato di Battesimo.

Genitori:

  • Prestate molta attenzione ad essere voi stessi i primi testimoni della fede con un autentico spirito di preghiera, con l'esercizio quotidiano delle virtù e delle opere di misericordia, con la partecipazione alla messa domenicale. In questa occasione fate anche voi una bella confessione e una santa comunione;

  • Preparate la festa, ma con molta moderazione, e sia questa anche l'occasione per riconciliarvi con parenti e amici.

  • Gli altri anni i genitori dei cresimanti si sono sempre preoccupati dell'addobbo dei fiori per la chiesa;

  • Fate sempre posto alla generosità verso i poveri;

  • È usanza dare al Vescovo l'offerta in busta.

Padrini:

  • Vanno scelti per vita cristiana esemplare e per la capacità di una coerente testimonianza cristiana, non per meriti di prestigio personale;

  • Devono rispettare le disposizioni canoniche (superiori a sedici anni, non conviventi, non divorziati, non appartenenti a sette o movimenti anticlericali...);

  • Se provenienti da altra parrocchia devono essere muniti del certificato di idoneità controfirmato dal proprio parroco;

  • Devono confessarsi e fare la Comunione.

Ufficio comunicazioni sociali7 maggio 2012

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