RiflessioniSintesi dell’omelia del Vescovo alla “Messa in Coena Domini” L'annuncio della Risurrezione di Gesù dai morti è il centro di tutto il messaggio cristiano. Lo annunciamo ogni volta che celebriamo l'Eucaristia: "Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta".Iniziamo oggi il triduo pasquale: è una sola e unica celebrazione, con la quale annunciamo la morte di Cristo e la sua Risurrezione. Questa celebrazione ci rivela che è Dio, il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ama ogni sua creatura e ne desidera la salvezza: come lo è Gesù, il Figlio mandato dal Padre per salvare l'uomo, così lo siamo noi, uomini e donne amati fino alla morte da Gesù, chiamati ad essere nuove creature.A partire da questa celebrazione che ci introduce nel cuore della rivelazione, cogliamo i segni di speranza che scaturiscono dal disegno di amore del Padre per la nostra salvezza.Fra poco assisteremo a un gesto simbolico, la lavanda dei piedi, anche in questo gesto comprendiamo la rivelazione del Padre che ci salva inviando Gesù che dà la vita per noi; Gesù che si dona fino a servire dando la sua stessa vita, gl uomini come Pietro e Giuda, che reagiscono, non comprendendo la forza e la bellezza dell'amore di Gesù.Anch'io mi inginocchierò di fronte ad alcuni fratelli per lavare loro i piedi, nel desiderio di esprimere il segno dell'amore racchiuso nel ministero del servizio.Il brano del libro dell'Esodo ha descritto la celebrazione della Pasqua degli Ebrei e del rito di un agnello immolato per famiglia. Mentre grazie a San Paolo, nel testo preso dalla I^ lettera ai Corinzi, abbiamo contemplato il gesto il gesto del pane spezzato e del sangue versato. Il Vangelo ha descritto la scena di Gesù e dei suoi discepoli riuniti nella sala preparata per mangiare la Pasqua, scena che è illuminata dall'amore misericordioso di Cristo e piena di splendore e di intimità fraterna. I dodici sono presi emotivamente e coinvolti spiritualmente dai sapienti gesti del Maestro e fanno esperienza viva e palpitante dell'ultimo suo segno di amore.Per comprendere anche noi il mistero dell'amore di Cristo verso ogni uomo e che è presente in modo particolare nella famiglia, per farci scoprire i grandi valori presenti nella vita matrimoniale, nella famiglia e nella vita. Come d'altra parte dobbiamo capire e contrastare evitandoli i pericoli insiti nel non rispetto di questi temi messi fortemente in discussione falsando e annacquando il concetto nobile di matrimonio e di famiglia.Infatti noi siamo chiamati a partecipare alla mensa eucaristica e vogliamo fissare gli occhi e rafforzare il nostro affetto contemplando il gesto unico e generoso di Gesù che è rimasto talmente impresso nel cuore e nella mente dei discepoli, che lo hanno perpetrato nei secoli. Infatti continueranno a ripetere tale gesto e san Paolo dice: "ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga".Riconosciamo nel pane spezzato il Risorto che ci guida durante tutto il Triduo pasquale.Maria, la Madre dell'Eucaristia, ci insegni a vivere nell'ubbidienza al piano divino di salvezza, nel servizio concreto e disinteressato ai fratelli e nel contemplare Gesù Cristo Signore della gloria, per vivere gioiosamente la pienezza della Pasqua di Risurrezione. don Mimì FazioliTrivento (CB), 2 aprile 2013Condividi pagina