Giornata di preghiera e di digiuno per la pace | Diocesi di Trivento

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Giornata di preghiera e di digiuno per la pace

Giornata di preghiera e di digiuno per la pace Domenica 1° settembre il Santo Padre Papa Francesco ha invitato, durante l'Angelus di domenica scorsa, con voce forte per un accorato e apprezzato appello, a celebrare in tutte le chiese, per sabato 7 settembre, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo intero.
Mons. Crociata, segretario della CEI, ha dato indicazioni sulle modalità da seguire che il Vescovo diocesano, mons. Domenico Angelo Scotti, ha fatto pervenire a tutti i parroci. Eccole qui riportate:
  • Veglia di preghiera: Strutturata come Liturgia della Parola (Schema di massima: lettura biblica – Salmo responsoriale – orazione, eventualmente ripetuto più volte). Per le letture bibliche si può attingere al Lezionario per le Messe “ad diversa” nella sezione: Per la pace e la giustizia, pp. 409-431. Come orazioni si possono utilizzare le collette del formulario “Per la pace e la giustizia”, Messale Romano, pp. 806-807.
  • Celebrazione dei Primi Vespri: con la possibilità di sostituire la lettura breve con altra lettura biblica (non evangelica) attinta dal Lezionario.
  • Soprattutto nei Santuari mariani: Preghiera del Santo Rosario; in mattinata è possibile celebrare una Santa Messa utilizzando il formulario “Maria Vergine Regina della Pace” (Messe della Beata Vergine Maria, p. 145-147).
  • Sarà possibile proporre un’Adorazione eucaristica prolungata (Cfr. Rito della Comunione fuori della Messa e Culto eucaristico, cap. III).
  • Per uno schema di Liturgia penitenziale, cf. Rito della Penitenza (Appendice II, Celebrazioni penitenziali, nel capitolo Celebrazioni penitenziali comuni, III. Le beatitudini evangeliche, pp. 136-140).
  • Nelle Sante Messe festive di domenica 8 settembre è bene inserire una particolare intenzione nella Preghiera universale o dei fedeli.
Per presentare il valore del digiuno si può ricorrere alla Nota pastorale della CEI: ll senso cristiano del digiuno e dell’astinenza (4 ottobre 1994).

Note a cura dell’Ufficio Liturgico Nazionale CEI, 2 settembre 2013

Celebrazione diocesana presso il Santuario della Madonna di Canneto in Roccavivara (CB)



7 SETTEMBRE 2013 – SANTUARIO DIOCESANO DI SANTA MARIA DI CANNETOa Roccavivara
Pomeriggio : Accoglienza del grande Rosario nel Santuario di Canneto
Ore 18.00: Santuario Maria SS. di Canneto, S.Messa celebrata da S.E.R. Mons. Domenico Angelo Scotti

Una vasta eco è risuonata anche nella nostra Diocesi come risposta all’invito di Papa Francesco a radunarsi in preghiera e in digiuno, per scongiurare la scintilla dell’innesco di una nuova terribile guerra in Medio Oriente, e precisamente in Siria, e per invocare il dono della pace.
Queste le parole del Papa: “Ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche invito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà. Il 7 settembre in Piazza San Pietro - qui - dalle ore 19.00 alle ore 24.00, ci riuniremo in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per l’amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo. L’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere questo giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione. A Maria chiediamo di aiutarci a rispondere alla violenza, al conflitto e alla guerra, con la forza del dialogo, della riconciliazione e dell’amore. Lei è madre: che Lei ci aiuti a trovare la pace; tutti noi siamo i suoi figli! Aiutaci, Maria, a superare questo difficile momento e ad impegnarci a costruire ogni giorno e in ogni ambiente un’autentica cultura dell’incontro e della pace…”.

C’è da dire che il suo appello è stato apprezzato non solo da noi cattolici, ma dai “fratelli cristiani non cattolici” e anche dagli “appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà”. Difatti le comunità cristiane in Siria, in Medio Oriente e nella diaspora sono felici e si preparano a unirsi al digiuno e alla preghiera perché l’invito del Vescovo di Roma ha fatto breccia nei cuori a tutti i livelli, nei vescovi e nei semplici fedeli, nei credenti e nei non credenti.
Papa Francesco, si può dire, sta a dimostrare di essere una buona, sicura e affidabile bussola morale: sa orientare le coscienze, sa indicare il cammino e rafforza il desiderio di pace nei cuori dell’uomo contemporaneo. Egli ha detto, condannando l’uso delle armi sia convenzionali che quelle chimiche. “Vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato”.

La pace è l’unica garanzia che può assicurare progresso, rispetto dell’altro, accoglienza reciproca e serenità individuale e sociale. Convinto che “il male si vince solo col bene”, egli, il nostro grande Papa della semplicità e dell’umiltà, ci ha proposto i mezzi tradizionali nella vita della Chiesa, ma pur sempre efficaci e pacifici, quali la preghiera e il digiuno.

Papa Francesco ci ricorda che gli uomini di buona volontà hanno in sé un’arma, la vera scintilla della pace, che è depositata nel cuore di ogni uomo di buona volontà e nella giornata del digiuno e della preghiera comune sarà bello ritrovarsi attorno ad una idea comune e condivisa per trasformare questo nostro mondo infestato dal male in un autentico “arsenale della pace”, sotto lo sguardo materno della nostra Madre Maria, Regina della pace..

Proprio per questo il nostro vescovo mons. Scotti ha invitato la comunità triventina a radunarsi e unirsi in preghiera, rispettando anche la giornata del digiuno, per esprimere piena comunione ecclesiale e partecipazione ad una causa così nobile come è la pace nel mondo. In occasione della presenza in Diocesi, grazie ai volontari dell’UNITALSI, della corona del Rosario più grande del mondo facciamo noi un’unica grande catena di pace e sconfiggiamo i propositi di guerra. Ufficio comunicazioni sociali9 settembre 2013

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