Domenica 16 novembre a Bari suor Antonella De Marco farà la sua bella professione religiosa | Diocesi di Trivento

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Domenica 16 novembre a Bari suor Antonella De Marco farà la sua bella professione religiosa

Domenica 16 novembre a Bari suor Antonella De Marco farà la sua bella professione religiosa Il 16 novembre prossimo, nella Parrocchia di S. Antonio in Bari, alla presenza di Mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, e del nostro Vescovo Mons. Domenico Scotti, delle consorelle e della comunità tutta, suor Antonella De Marco emetterà la Professione Perpetua dei voti di povertà, castità e obbedienza, nelle mani della Madre Generale Suor Angelica Gallo.
Si tratta di un momento importante nell’esperienza di questa suora, appartenente alla Congregazione, fondata in Montefalcone nel Sannio (CB) - Diocesi di Trivento - nel 1948 dal sacerdote don Vittorio Cordisco; sorta nell’immediato dopo-guerra, ebbe lo scopo specifico di venire incontro alle necessità della Chiesa locale, attraverso l’apertura di case atte ad accogliere anziani, ammalati, persone sole e abbandonate, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani e ai fanciulli curandone l’educazione e la crescita umana e religiosa e rendendosi sempre disponibili nelle attività pastorali delle parrocchie lì dove si era presenti, il tutto in consonanza con le sollecitudini della Chiesa universale.
Suor Antonella raccoglierà i frutti del lavoro spirituale ed umano che negli anni di formazione questa giovane generosa ha coltivato per quanto riguarda la verifica della propria chiamata vocazionale e l’approfondimento della vita religiosa. Una bella giornata di festa in cui familiari ed amici condivideranno con lei questo momento così significativo della sua vita.

Così suor Antonella racconta con entusiasmo la sua coraggiosa scelta: “Mi chiamo Antonella De Marco, sono nata a Monopoli il 13 giugno 1977 insieme alla mia sorellina gemella Francesca, sono cresciuta in una famiglia numerosa, di ben 6 figli. Ho frequentato l’istituto tecnico commerciale e dopo il diploma ho cominciato a lavorare come ragioniera e in seguito come aiutante in una pasticceria, ma nel frattempo c’era in me ‘Qualcuno’ al quale era impossibile non rispondere!

Dopo aver maturato in me la scelta di vivere per Dio, sostenuta dalla preghiera e grazie alla guida di un Padre spirituale, nel giugno del 2005 sono entrata a far parte della Congregazione delle Sorelle Francescane della Carità. Per otto anni sono stata nella fraternità di Bari, in questo periodo ho frequentato la Facoltà Teologica Pugliese S. Fara ed ho avuto la grazia di fare apostolato con i bambini e gli ammalati della parrocchia.

Adesso si avvicina per me il momento di pronunciare il mio ‘Si’ a Dio per sempre. In realtà è Dio che mantiene sempre le sue promesse. In questi anni ho sperimentato il suo amore misericordioso che perdona, che cura, che fascia le ferite e che non abbandona mai. Sono felice perché come dice S. Paolo: “So a chi ho dato la mia fiducia”, so che l’amore immenso di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo mi accompagnerà sempre e compirà in me la sua opera”.

In questi giorni tutti vogliamo pregare per farle sentire il calore del nostro affetto e della nostra gioiosa partecipazione a così singolare tappa, pregustandone la bellezza della celebrazione, che con le sue letture e i suoi riti aiutano a comprendere meglio il profumo del dono, soprattutto di quei doni avvolti nel riserbo che tanto piacciono al Signore. Infatti la vita donata a Dio è possibile là dove soprattutto c’è un cuore che ama. La salvezza passa sempre attraverso un cuore semplice e ardente, un cuore disposto a non tenere nulla per sé.

Da questo sito diocesano, anche noi ci rallegriamo con suor Antonella e con tutte le Sorelle Francescane: la Diocesi è molto riconoscente verso di loro, in quanto comprendiamo che il dono della vita è tanto più profumato, quanto meno una persona la tiene per sé. Una religiosa non tiene nulla per sé: non la facoltà di disporre di cose sue, non la facoltà di disporre del proprio corpo, non tiene neppure la facoltà di disporre delle proprie libere scelte. Vi rinuncia per un amore più grande, perciò dona tutto …. Si dice comunemente che “non sa donare chi tarda a donare”, ma presso Dio non è mai troppo tardi per raddoppiare il dono.

Dunque, ringraziamo il Signore per il prezioso servizio e per il dolce profumo delle virtù che le nostre brave e solerti suore diffondono nei luoghi del loro apostolato.Ufficio comunicazioni sociali6 novembre 2014

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