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107° anniversario della tragica esplosione della miniera di Monongah
Ricorre quest'anno il 107° anniversario della tragica esplosione della miniera di Monongah negli Stati Uniti; questi i numeri di quello scempio umano secondo le cifre ufficiali: 361 vittime, di cui 171 italiani, tra i quali ben 87 erano emigrati molisani, quasi tutti partiti dai paesi della nostra Diocesi e precisamente da Duronia, Frosolone, Torella del Sannio, Fossalto, Bagnoli del Trigno, Vastogirardi e Pietracatella. Tra i paesi molisani più colpiti furono Frosolone (14 vittime) e Duronia (36 vittime).
Secondo una ipotesi molto attendibile il disastro sarebbe stato provocato dall'esplosione del gas accumulatosi nelle galleria nei due giorni precedenti, durante i quali le miniere rimasero chiuse e la compagnia mineraria, per risparmiare energia, tenne spento l'impianto di ventilazione, infatti mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre si erano celebrati rispettivamente santa Barbara, patrona dei minatori, e San Nicola, assai venerato in Italia meridionale.
C'è anche da dire che le cifre ufficiose, accreditate da molti studiosi, arrivano a parlare di un orrore ben più vasto e soprattutto Monongah è stata l'esplosione improvvisa di un disastro rimasto nascosto per troppi anni, il cui recupero storico, di memoria collettiva, è nostro dovere ancora oggi, a distanza di tanto tempo, politico, civico e morale.
Il ricordo di questa immane tragedia, seppur lontana nel tempo, non solo risveglia il nostro pensiero più commosso perché non si potrà mai cancellare il dolore delle famiglie, rimaste senza figlio, padre, marito, fratello, dolore tramandato di generazione in generazione, ma deve farci riflettere sulla necessità di vedere sempre assicurate, anche nei mestieri più duri, dignità e sicurezza che mai devono essere barattate con il bisogno di lavorare. Questo, in particolare, lo dobbiamo agli ultimi, agli stranieri che vengono da noi a trovare lavoro, a chi non ha mezzi, a chi si lascia guidare dalla disperazione.
Ricordo della tragedia di Monongah attraverso l'esibizione dell'attrice Susanna Costaglione
Ufficio comunicazioni socialiTrivento, 1 dicembre 2014