RiflessioniCosa resta alla fine dell’estate? Ecco il risveglio di un sognatore con la fede nel cuore! Finita è l’estate: e tu ti soffermi a contemplare una rosa rossa bagnata di rugiada mentre asciughi quelle lacrime che ti accarezzano dolcemente il viso, ora che sei rimasto solo, ora che sono partiti gli amici e i parenti per la grande città e tu dovrai prepararti ad affrontare il lungo tiepido autunno, con i suoi suggestivi tramonti intrisi di mille colori.Apriti ad un sincero e sereno sorriso, mentre rincorri il ricordo dell’inafferrabile volo di rondini di un’estate che è stata feconda di esperienze, ma che è sfumata così troppo rapidamente.Mantieni le promesse che hai fatto, come pure i sani propositi di sempre, che siano come quelle foglie variopinte ed ostinate che non vogliono mai staccarsi dal ramo e, perciò, tu non rinchiuderti in una nostalgica facile tristezza, matrigna generatrice di quei pensieri che, affiorando continuamente, si contorcono e si rigenerano in uno struggente clima di rimpianto.Se alzi lo sguardo puoi ammirare la bella grande distesa di stelle, in un cielo privo di nuvole, mentre il profumo inconfondibile e inebriante dei fiori riempie il tuo petto e, anche se non odi più il dolce sciabordio delle onde del mare ormai lontano, tu potrai incontrare, nello spazio e nel tempo che ti resta, Colui che parla sommessamente al tuo cuore, che illumina la tua mente e che dona un dolce e sereno conforto alle nostre anime.Don Mimì FazioliTrivento (CB), 14 settembre 2015Condividi pagina