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Benedizione della torre campanaria nel cimitero di Torella del Sannio
Giovedi 17 ottobre, in Torella del Sannio c'è stato un evento particolare: la benedizione della torre campanaria nel cimitero comunale. Bellissima giornata di autunno quando è arrivato Sua Eccellenza mons. vescovo Claudio Palumbo. Ad accoglierlo c'era padre Clemente, il sindaco Antonio Lombardi, la Confraternità del Santissimo Rosario, i ragazzi delle scuole medie. Il Vescovo ha salutato tutti, ragazzi e fedeli, stringendo la mano ad ognuno.
Nella sua esortazione dopo la Parola di Dio, Mons. Claudio ha ringraziato il parroco e il signore Sindaco e ha ricordato che la sua presenza è anche un'occasion per rivederci perché è bene che il Vescovo si renda presente nella vita dei fedeli della sua Chiesa locale. Un altro ringranziamento è stato rivolto "ai nostri cari defunti perché l'essere in cimitero non ha il sapore di una commemorazione disperata perché il cimitero è un luogo sacro, un luogo del sonno; non è un posto definitivo ma un luogo di riposo momentaneo perché, qui, c'è l'annuncio della rizurrezzione" come lo ricordiamo nel finale del credo (con il riferimento alla risurrezione, alla comunione dei santi, alla vita eterna). E con i nostri fratelli defunti, c'è questa comunione dei beni spirituali. L'annuncio è sempre quello della vita. E la benedizione della torre e della campana si fa voce di queste celesti realtà. Anche se oggi di cielo, ci parla poco per vari motivi, noi dobbiamo annunciare le realtà del cielo che comincia dentro di noi con il Battesimo. E cosi riscopriremo la nostra identità che permette di sperimentare la pace e cosi ci faremo ambasciatori della vera pace.
La campana è segno, strumento, in qualche modo personificazione di ciò che è detto sopra. Che bello il suono della campana! Come era bello una volta, dopo il suono della campana si faceva il segno della croce; la sera il contadino rientrava con l'asinello al suono della campana! Questa non è una nostalgia, sottolinea il Vescovo, ma una presa di consapevelozza di un qualche cosa che abbiamo perduto o stiamo perdendo. Quindi dalla campana, facciamo aiutare sia nell'unirci con i nostri defunti che non sono morti, ma dormono sia nel riscoprire la nostra identità profonda sia nel alzare gli occhi al cielo.
Infine, l'augurio del nostro Vescovo è che "questa nuova campana porti luce, gioia, pace, serenità, benedizione e sopratutto rinforzi i vincoli di comunione di fede tra i cittadini di questo sacro luogo, che qui, dormono e noi cittadini di Torella che nelle nostre case viviamo la stessa fede e attendiamo la stessa meta".
Dopo la benedizione, il Vescovo ha dato il primo tocco. Per finire, ci ha ricordato gli appuntamenti diocesani (l'assemblea diocesana del 26 ottobre e i pellegrinaggi). Il Sindaco ha ringraziato la famiglia Meffe Benito che ha offerto la campana e la comunità torellese che ha offerto la torre. Padre cCemente ha ringraziato don Antonio Mascia, il sindaco e tutti i partecipanti. Dopo la ceremonia, ci siamo ritrovati per fare un po' di agape fraterna.
Padre Clemente OlekoTorella del Sannio, 26 ottobre 2019