Vestizione monastica di Padre Juan Manuel Pecile dell'Istituto del Verbo Incarnato | Diocesi di Trivento

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Vestizione monastica di Padre Juan Manuel Pecile dell'Istituto del Verbo Incarnato

Vestizione monastica di Padre Juan Manuel Pecile dell'Istituto del Verbo Incarnato

Lo scorso 21 Novembre, presso il Santuario Diocesano S. Maria di Canneto in Roccavivara, un nuovo Padre è entrato a far parte della piccola comunità monastica dell'Istituto del Verbo Incarnato, andando a sostituire il carissimo Padre Alejandro Ramon Robledo che dopo quindici anni di servizio presso il Santuario cannetino ha iniziato una nuova missione nella città di Viterbo.

Nella mattina del suddetto giorno è stata celebrata una Messa Solenne, durante la quale Padre Juan Manuel Pecile (sinora appartenente al ramo di vita Apostolica dell'IVE) ha ricevuto l'abito monastico entrando a far parte del ramo Contemplativo della sua Famiglia Religiosa. La Santa Messa è stata presieduta dal Provinciale, Padre Andrés Bonello, che nella sua magnifica Omelia ha sottolineato quanto al giorno d'oggi, in un mondo indifferente alle cose di Dio, sia importante la testimonianza dei religiosi, a partire dal loro abito, che indica proprio quella totale appartenenza al Signore. In modo particolare i religiosi di vita Contemplativa rendono visibile con la loro scelta radicale quella "fuga mundi" di cui tanto i padri della Chiesa parlarono.

Il rev.mo Padre Andrés ha riportato poi alcuni pensieri di un santo monaco, San Rafael Arnaiz Baron (trappista), tra i quali quello in cui il monaco è paragonato ad un fiore di montagna, quel fiore che cresce sulle alture, in luoghi magari impervi e non raggiungibili neanche con lo sguardo; c'è, ma è invisibile, inesistente per il mondo, quindi, vive la sua esistenza totalmente per Dio.

Molto commovente il momento in cui Padre Juan (Giovanni) si è spogliato della sua talare per essere poi rivestito dai suoi confratelli con l'abito monastico poco prima benedetto dal Padre Provinciale. Dopo la presa del nuovo abito il neo monaco si è rivestito dei paramenti liturgici e la celebrazione Eucaristica è proseguita con il momento dell'offertorio come di consueto.

Diversi i concelebranti presenti a partire dal rettore del santuario, il rev.mo don Alfonso Cerrone e ancora Padre Alejandro Ramon Robledo, Padre Alejandro Diaz (nuovo superiore della fraternità monastica cannetina), Padre Ruben Larzàbal e Padre Jesus Segùra (maestro dei novizi). Hanno inoltre prestato servizio durante la Santa Messa i Novizi dell'IVE arrivati da Segni. Presenti alla cerimonia anche le Sorelle Francescane della Carità, che con i Padri e il Rettore del Santuario formano un'unica grande famiglia, e le Serve del Signore e della Vergine di Matarà giunte dalle loro case di Castelpetroso (IS) e Casarano (LE).

Non resta che augurare a Padre Giovanni innumerevoli benedizioni dal Signore per questa sua nuova missione, durante la quale sarà di sicuro un punto di riferimento, insieme a Padre Alejandro Diaz, per tutti i fedeli della vallata del Trigno che abitudinariamente si recano a far visita alla Regina Celeste, la Madonna del Sorriso, in quella meravigliosa cornice del Santuario di Canneto.

Piccola parentesi esplicativa sulla Famiglia religiosa del Verbo Incarnato!

La Famiglia Religiosa nacque in Argentina nel 1984 ed oggi opera in 26 Paesi dei cinque continenti. La sua speciale missione è quella dell'evangelizzazione della cultura.

Questa grande Famiglia è composta da:

  • L'Istituto del Verbo Incarnato (sacerdoti e religiosi non chierici)
  • L'Istituto Serve del Signore e della Vergine di Matarà (religiose)
  • Il Terzo Ordine Secolare (associazione di fedeli laici)

I membri di questa famiglia religiosa oltre ai tre consueti voti di Castità, Povertà ed Obbedienza, ne fanno un altro di speciale devozione alla Vergine Maria: voto di schiavitù mariana (‘Trattato della vera devozione a Maria'- S. Luigi Maria Montfort). L'IVE prende il nome dall'evento dell'Incarnazione, che è il "primo e fondamentale mistero di Gesù Cristo" (San Giovanni Paolo II). "Et Verbum caro factum est, et habitavit in nobis", la Parola di Dio si è fatta Carne, Dio si è fatto Uomo come noi per salvarci dalla colpa antica.

Entrambe gli Istituti sono composti da un ramo Apostolico e da uno di vita Monastica-Contemplativa.

La vita contemplativa è una particolare scelta che richiede dedizione totale alla preghiera, alla meditazione e alla contemplazione dei misteri di Dio. Essa è una radicale separazione dal mondo. Tale vita è una delle colonne portanti della Chiesa. È stata presente in tutte le fasi della sua storia, attirando le anime più nobili ed elevate.

Il ramo Apostolico riguarda invece quei religiosi che si dedicano alla missione rispondendo alla chiamata di Cristo: "Andate in tutto il mondo, e proclamate il Vangelo a ogni creatura". (Mc 16, 15)

I religiosi appartenenti a questo ramo dedicano tutta la loro vita alla predicazione del Vangelo e alla celebrazione dei Sacramenti, soprattutto quello della Santissima Eucaristia e quello della Penitenza. Tutta la loro vita è un contatto intimo con Dio attraverso la preghiera e la meditazione, fonti dalle quali si traggono le forze necessarie per tutto il lavoro apostolico.

*Piccola Curiosità: per diversi anni l'Istituto del Verbo Incarnato ha avuto il suo Seminario Minore presso gli edifici del Seminario Diocesano in Trivento.

Gennaro SallustioSantuario di Canneto, 2 dicembre 2019

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