Comunicato per la celebrazione dei funerali in Diocesi | Diocesi di Trivento

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Comunicato per la celebrazione dei funerali in Diocesi

Comunicato per la celebrazione dei funerali in Diocesi

Ai Revv. Parroci, Amministratori Parrocchiali, Rettori di Chiese e Legali Rappresentanti delle Parrocchie LORO SEDI

In riferimento alla comunicazione del Ministero dell'Interno della Repubblica Italiana e alla Nota complementare del Segretario Generale della CEI, in data 30 aprile u.s.,- documenti fin da subito trasmessi a ciascuno di Voi - dopo aver raccolto le Vostre oggettive difficoltà e uditi i Vicari Foranei nelle riunione odierna:

  • in materia di ripetuta sanificazione degli ambienti e degli arredi (costi, ditte specializzate, prodotti consentiti per la salute delle persone e per la salvaguardia delle opere d'arte, adeguata certificazione, con relativa fatturazione da conservare, ecc.);
  • per l'impossibilità di molte delle nostre piccole Parrocchie di ottemperare a tutte le condizioni prescritte nella Nota della CEI sopra citata; considerando anche l'età avanzata di diversi sacerdoti e della maggior parte delle persone che frequentano le nostre chiese (un ulteriore comunicato della CEI del 2 maggio u.s. raccomanda ai Vescovi di : «sollecitare i parroci, affinché contribuiscano a sensibilizzare i fedeli a porre la massima responsabilità per non esporre se stessi e altri a eventuali contagi. Di qui, l'esplicita richiesta di rimanere a casa a quanti presentano una temperatura corporea oltre i 37,5°C, di non accedere alla chiesa e di non partecipare alle celebrazioni esequiali in presenza di sintomi di influenza o quando vi sia stato contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti»);
  • visto l'orientamento di diverse Chiese sorelle;
  • in attesa di una maggiore definizione di tutta la problematica relativa alla ripresa delle attività liturgiche e pastorali che è in elaborazione in questi giorni da parte dei competenti Organi ecclesiali e governativi;
  • al fine di uniformare la prassi tra le parrocchie della nostra Diocesi di Trivento;

Mons. Vescovo mi incarica di comunicarVi che:

  • si continuerà, fino a nuova comunicazione, a benedire le salme così come fatto finora;
  • si manterranno le chiese aperte, così come fatto finora, per l'adorazione e la preghiera personale, affiggendo alle porte delle chiese un avviso con le norme di prevenzione dal contagio;
  • si continuerà a celebrare a porte chiuse (senza fedeli), così come fatto finora;
  • a ciascuno di Voi –in quanto autorità competente sul territorio delle singole parrocchie- appartiene la personale responsabilità concernente l'osservanza scrupolosa delle norme igienico-sanitarie e liturgico-pastorali, costantemente richiamate dalle Autorità superiori.

Nessuno si senta solo nella sofferenza del momento: è la sofferenza di tutti, e che tutti offriamo al Signore per le mani di Maria Ss.ma in questo mese di maggio a Lei dedicato, pregando per la liberazione dal contagio e per il pronto ritorno alla normalità.

N.B.

Chi di Voi, ritenendosi in grado di poter ottemperare scrupolosamente a tutte le note norme indicate, pensasse di celebrare le esequie, anche con Santa Messa, all'aperto, preferibilmente, si assume comunque la personale responsabilità della scelta, anche per nocumento che potesse derivare alla salute di terzi.
Ad ulteriore opportuna informazione si ricorda che:

  • È richiesta, di volta in volta, la sanificazione degli spazi ecclesiali in cui viene svolta la celebrazione, delle superfici e degli arredi con detergenti approvati ad azione antisettica che non siano di nocumento a persone e a beni liturgico-culturali, mediante ditte specializzate, con rilascio di certificazione e di fattura fiscale da conservarsi (la semplice igienizzazione è tuttora argomento di studio per il protocollo da stabilirsi tra CEI e Tavolo tecnico, e che attendiamo). Alla fine di ogni celebrazione sia assicurato il ricambio d'aria.
  • Per questo, dove fosse possibile, sia preferita la celebrazione in luogo aperto, facilmente organizzabile almeno in questo periodo in cui il rito funebre è concesso ad un massimo di 15 persone. Per le parrocchie che non disponessero di spazi sufficienti è si consideri la possibilità di usufruire anche dei piazzali antistanti al cimitero, sempre mantenendo le norme del distanziamento sociale, mascherine, guanti ecc.
  • Si consiglia di avvertire sempre la famiglia del defunto e l'impresa di pompe funebri riguardo il numero consentito di partecipanti.
  • Il rito delle esequie sia officiato con la mascherina; ci si assicuri delle distanze di sicurezza, sia sul presbiterio che nell'aula di culto. La mascherina sarà tolta, ovviamente, nel momento in cui ci si comunicherà. Prima di farlo si consiglia di allontanare ad un lato dell'altare la pisside che sarà utilizzata per i fedeli.
  • Si ometterà ancora il segno di pace.
  • La comunione sarà distribuita esclusivamente sulle mani. Nessuna devozione particolare, o senso mistico personale, potrà ovviare alla regola. Sarà il sacerdote, sempre munito di mascherina, a raggiungere i fedeli al loro posto per la comunione.
  • Si curi particolarmente l'igienizzazione delle teche e delle pissidi e si eviti di toccare con le mani le particole, nella preparazione alla messa, durante la liturgia eucaristica e nella reposizione.
  • Il sacerdote celebrante sia l'unico a bere al calice. Sarà, pertanto, lui a purificare i vasi sacri. Se presente, il diacono riceverà la comunione sotto una sola specie. Si eviti l'avvicendarsi di diversi lettori al medesimo microfono o al medesimo posto di proclamazione della Parola di Dio.
  • Si curi, altresì, l'igiene personale e delle mani, in particolare prima della distribuzione dell'Eucaristia e anche quando le particole saranno spostate da una pisside all'altra. Sarebbe opportuno fornire le nostre chiese di un distributore di igienizzante.
  • È bene riassumere le norme di partecipazione su una locandina pubblica da esporre sulle bacheche delle parrocchie. In ogni caso si avvisino, anche con avviso stampato, i fedeli che avessero temperatura superiore ai 37,5 g.c., di non accedere in chiesa e di non partecipare alle celebrazioni esequiali in presenza di sintomi influenzali o quando vi sia stato contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti.
Il Vicario Generale Don Domenicantonio FazioliDiocesi di Trivento, 9 maggio 2020

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