Prega con noi: il Rosario dal Santuario Diocesano di Canneto | Diocesi di Trivento

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Prega con noi: il Rosario dal Santuario Diocesano di Canneto

Prega con noi: il Rosario dal Santuario Diocesano di Canneto

Mercoledì 12 gennaio ore 20.50
Con mons. Palumbo.
Anche su Facebook

'Prega con noi', Tv2000 e InBlu2000 invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi, mercoledì 12 gennaio alle 20.50, per recitare insieme il Rosario trasmesso su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky), InBlu2000, e su Facebook.
La preghiera sarà trasmessa dal Santuario di S. Maria di Canneto in Roccavivara (DIOCESI DI TRIVENTO) con mons. Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento.

Perché il S. Rosario?
Che senso ha la preghiera del S. Rosario ai nostri giorni? Se non si sopporta un amico che ci ripete per due volte la stessa cosa, non è un po' da ingenui e infantile ripetere per così tante volte le stesse parole? In un mondo così "virtuale", dove l'effimero ha sostituito il duraturo, l'effetto il contenuto, l'apparenza la sostanza, che significato può avere una preghiera che sembra essere così noiosa, monotona e poco gratificante?

L'origine della devozione del Rosario è antica. Le prime attestazioni risalgono al XII secolo, quando era chiamato talvolta salterio o vangelo dei poveri, perché chi non sapeva leggere meditava in tal modo i misteri cristiani.  San Domenico e i suoi frati ne furono i principali propagatori. Tale pratica devozionale ebbe grande incremento dal fatto che fu attribuita alla protezione della Vergine, invocata per mezzo del rosario, la vittoria di Lepanto. A diffondere ancora maggiormente la preghiera del rosario contribuirono le apparizioni di Lourdes, in cui la Vergine Maria esortò a tale devozione. La sua pratica è stata raccomandata da Giovanni Paolo II che nella sua Lettera Apostolica esorta i cristiani alla preghiera, la penitenza e il perdono.  Il nuovo libro delle indulgenze invita alla recita del rosario, soprattutto comunitaria.
Sembra che il S. Rosario, così apparentemente "improduttivo", sia una preghiera più adatta ai bambini o al massimo anche agli anziani. In queste poche righe non si vuole, per scelta e perché non ne saremmo in grado, portare delle motivazioni teologiche che ne giustifichino l'importanza ancora ai nostri giorni.

La tradizione ci tramanda molti aneddoti simpatici di come fosse ritenuta importante, tanto che la corona veniva considerata come una specie di corda o scala che univa la terra al cielo (Paradiso).

Noi crediamo che sia un modo di meditare ciò che Gesù ha compiuto e continua a compiere in mezzo a noi, a riflettere sui "misteri" della sua e della nostra vita. L'Ave Maria che si recita è quasi come un sottofondo che ci aiuta, è un salire in braccio alla nostra e alla sua Madre e chiedergli di raccontarci di Lui.Provate a chiedere a una mamma di parlarvi di suo figlio … chi può conoscerlo meglio?
Vi parlerà della sua grandezza, di come ha affrontato i vari problemi che la vita mette di fronte ad ogni uomo, di quale era il suo modo di incontrare le persone, di come pregava, di quanto e come ha sofferto, della sua resurrezione, di quale sia la via migliore per entrare nel suo cuore e diventare suo vero amico.

È infine un modo privilegiato per chiedere l'aiuto di Dio; difficilmente, anche tra noi "mortali" un figlio rifiuta la richiesta d'aiuto fatta attraverso la propria mamma.

Cos'è Canneto?
"Circondata da pini, in un'area abitata già in epoca romana, la badia-santuario di S. Maria di Canneto sorge isolata in mezzo a un oliveto e sull'orlo dell'ampio letto del Trigno. La chiesa è ricordata fin dal 706; nel 944 papa Martino III confermava la dipendenza del monastero da Montecassino; il monastero, esistente ancora nel 1474, andò distrutto e la chiesa, che risale al sec. XIII ed è fra le più interessanti della regione, decadde lentamente, finché non si procedette al suo restauro (1932-35). Il santuario è meta di pellegrinaggi nel mese di maggio e l'8 settembre, Natività della Vergine.
La chiesa, dalla semplice facciata a spioventi, ha un portale romanico (cui è stata sovrapposta nel 1938 una brutta imitazione di protiro), con lunetta a rilievo. Sulla destra si leva la possente torre campanaria, del 1329, con strette monofore e un doppio ordine di grandi. Austero l'interno a tre navate, divise da pilastri e tozze colonne e terminanti in absidi semicircolari. Sulla sinistra, *pergamo rettangolare con la fronte su tre arcatelle impostate su quattro colonne dai ricchi capitelli. All'altar maggiore, la Madonna di Canneto, statua lignea policroma del sec. XV, posata su bel capitello romanico sostenuto da rocchio di colonna romana, e Ultima Cena, bassorilievo medievale usato come paliotto.
Presso il fianco destro della chiesa, è stato scoperto un pavimento musivo policromo, a motivi geometrici, con uccelli, frutta ecc., appartenente, con altri frammenti, a una villa romana della fine del sec. III o principio del IV della Famiglia Florio di Trivento".
(Fonte Touring Club Italiano)

Ufficio comunicazioni socialiSantuario di Canneto, 11 gennaio 2022

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