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La Fonderia Marinelli celebra il ventennale della visita di Giovanni Paolo II
“...Ciascuno di noi porta in se una campana molto sensibile. Questa campana si chiama cuore, questo cuore suona e spero suoni sempre delle belle melodie”.
Queste tra le frasi più emozionanti espresse da papa Giovanni Paolo II a commento della visita alla Fonderia Marinelli di Agnone. Sono ormai trascorsi 20 anni da quello storico 19 marzo 1995 in cui la cittadina ospitò Carol Wojlyla, un uomo grandioso, un Papa amatissimo, un Santo contemporaneo. Agnone si prepara a commemorare l’evento con alcuni momenti di riflessione durante i quali poter condividere l’incredibile esperienza di quell’incontro straordinario.
Le manifestazioni civili si apriranno presso la Pontificia Fonderia Marinelli col saluto del Sindaco e alcune testimonianze. S.E.R. Mons. Angelo Scotti benedirà un busto dedicato al Santo Padre posto presso la facciata dell’antica officina che ospita il Museo Storico della Campana ad Egli intestato in onore del Suo passaggio. Il bronzo è opera dello scultore Armando Marinelli ispirato dall’immediatezza del toccante incontro in fonderia. Ritrae Carol Wojtyla ancora giovanile, sorridente e a capo scoperto,” Uomo fra gli uomini” come si desidera ricordarlo. Al termine il corteo con gli stendardi delle Associazioni, le Autorità e i cittadini proseguiranno verso la chiesa di SS. Maria di Costantinopoli dove proseguiranno le celebrazioni.
Aver ospitato un Santo nella propria umile dimora è stata la gratificazione più elevata e commovente che i Marinelli abbiano ottenuto nella storia millenaria della loro famiglia: un’emozione inattesa, immensa e irripetibile, immaginata , vissuta e rievocata con stupore persistente. 20 anni fa si era favoleggiato di una possibile visita di papa Wojtyla in Molise, in seguito il programma vaticano non divenne mai definitivo perché qualunque imprevisto, come pure una temuta nevicata, avrebbe compromesso il viaggio vanificando aspettative e preparativi. E invece, in quel gelido pomeriggio, nel giorno in cui si festeggiano insieme a S. Giuseppe tutti gli artigiani, il Papa scelse di varcare la soglia dell’officina più antica del mondo dove l’estro e la capacità infinita della mente e delle mani dell’uomo creano strumenti sacri, forieri della voce di Dio.
Il Santo Papa dopo aver salutato i titolari e le maestranze con le loro famiglie ha presieduto il rito della fusione di una campana benedicendone il bronzo, ha visitato con curiosità e interesse i suggestivi laboratori provando il suono di alcune campane e apponendo la sua firma nella creta, insieme alla data della sua venuta. Infine ha suggerito l’idea di preparare “una grande campana per un grande Giubileo”. Fu così che dinanzi al Papa, a piazza S.Pietro, il primo giorno del secondo Millennio, l’Anno Giubilare del 2000 fu aperto dai magnifici rintocchi della maestosa campana di Agnone poi collocata nei Giardini Vaticani insieme alle opere più nobili dell’umanità.
Il busto che ritrae S.Giovanni Paolo II vuole essere un modesto e doveroso tributo dei fonditori Marinelli e della cittadina altomolisana ed un esempio contemporaneo di umanità e insieme di santità che onora e distingue Agnone, luogo che in passato aveva già visto la presenza di Beati e di Santi e che anche attraverso la sua architettura svela una cultura profondamente cristiana.
Agnone, 23 marzo 2015