Influenza degli artisti della musica sui giovanissimi, tra emulazione ed emergenza educativa. Un incontro informativo per genitori ed educatori | Diocesi di Trivento

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Influenza degli artisti della musica sui giovanissimi, tra emulazione ed emergenza educativa. Un incontro informativo per genitori ed educatori

Un'immagine di gruppo dell'incontro

Il giorno 19 gennaio 2019 alle ore 16.00 presso la sala O.F.S. del Convento di Maria SS di Costantinopoli ad Agnone si è tenuto l'incontro "Quello che (a) i figli non dicono –Viaggio multimediale alla scoperta di chi accompagna i nostri figli nei loro cellulari". L'incontro, nato dall'iniziativa di alcuni giovani genitori su indicazione di monsignor Sceppacerca, ha riguardato l'influenza esercitata dagli artisti musicali sulle nuove generazioni in particolare attraverso i social media. Oratore puntuale e coinvolgente è stato Marco Brusati, professore presso l'università di Firenze, direttore dell'Associazione Hope, organizzatore di eventi ecclesiali a livello internazionale, conferenziere e scrittore.

Il professore ha iniziato la sua chiarissima analisi mostrando alcuni dati: a fronte di circa 5 miliardi di persone dotate di smartphone, sarebbero solo quattro le aziende che producono sia i dispositivi elettronici che i contenuti trasmessi tramite questi ultimi.  Il professor Brusati ha poi gettato luce sul ruolo giocato dalla musica e dagli artisti musicali più amati dai giovani. La musica avrebbe, secondo Brusati, la caratteristica di veicolare messaggi con maggiore rapidità e in anticipo rispetto alle altre forme d'arte, esercitando un enorme fascino sulle giovani generazioni.

Mostrando i video ed analizzando i testi delle canzoni del momento più amate dai giovani, il professor Brusati ha sottolineato che i contenuti presentati dagli artisti sarebbero un invito al consumo indiscriminato di droga, allo sballo, alla violenza verbale e fisica (in particolare contro le ragazze, con insulti e offese più o meno velate), al bullismo. Questi contenuti, reperibili ovunque e in ogni momento in quanto a portata di click, starebbero sostanzialmente facendo "il lavaggio del cervello" a giovani che sempre più in tenera età resterebbero affascinati da questi "artisti", assorbendo come spugne i messaggi presenti nelle canzoni e nei video ed imitandone gli atteggiamenti. Questo fenomeno, amplificato dai social media (in modo particolare, Instagram sarebbe il più amato ed usato dai giovanissimi) spiegherebbe il motivo per cui l'assetto valoriale e comportamentale di tanti giovani stia diventando completamente opposto rispetto a quello proposto dai genitori, dagli insegnanti e dagli educatori scolastici ed extra-scolastici.

Le soluzioni offerte dal professore per arginare questo preoccupante fenomeno sarebbero l'informazione e la formazione dei genitori e di tutti gli educatori a proposito dei testi e dei messaggi proposti dagli artisti, un dialogo costante e aperto con i figli, e soprattutto, la formazione di una rete tra famiglie, ferme nel fissare limiti di uso degli smartphone e nel condannare  atteggiamenti e parole diseducative.

Per chi fosse interessato ad eventuali approfondimenti sul tema, segnaliamo il blog del Professor Brusati: https://www.marcobrusati.com/

Alcune foto dell'incontro

Una foto dell'incontro ad AgnoneUna foto dell'incontro ad AgnoneUna foto dell'incontro ad AgnoneUna foto dell'incontro ad AgnoneUna foto dell'incontro ad AgnoneAntonia Di NucciAgnone, 30 gennaio 2019

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